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a cura di Riccardo Cascioli
Locuste

Sciami di locuste hanno raggiunto il Tanzania e il Sudan del Sud

Le peggiori previsioni si stanno avverando. Le locuste sono state avvistate nel nord della Tanzania, al confine con il Kenya, e nelle regioni del Sudan del Sud al confine con l’Uganda

 

Svipop 19_02_2020

Sciami di locuste sono stati avvistati nel nord della Tanzania fin dal 10 febbraio. Lo ha confermato alla Bbc il commissario regionale per il Kilimanjaro Anna Mgwira. Gli avvistamenti sono stati segnalati nei villaggi della zona di Moshi, alle pendici meridionali della montagna. Il commissario Mgwira ha assicurato che presto il governo annuncerà come intende combattere gli sciami. Il 18 febbraio la sede della Fao nel Sudan del Sud ha confermato che anche in quel paese per la prima volta sono state avvistate delle locuste. Uno sciame è stato visto nella contea di Magwi, nel sud est del paese, e si ritiene che sia arrivato dall’Uganda settentrionale. Il ministro dell’agricoltura Onyoti Adigo Nyikuac ha detto che il governo sta addestrando delle persone a irrorare le aree colpite: “servono insetticidi, spruzzatori, macchine per sposarsi mentre si irrorano i terreni. Se le cose si metteranno al peggio, avremo bisogno anche di aeroplani”. In Kenya, dove le locuste devastano raccolti e pascoli da settimane, gli sciami sarebbero composti da animali ormai vecchi, prossimi a deporre le uova prima di morire, e quindi la situazione sarebbe sotto controllo, gli sciami non costituirebbero più una minaccia. Lo ha dichiarato il 17 febbraio alla stampa il ministro dell’agricoltura Peter Munya: “le locuste sono diventate gialle e questo vuol dire che sono vecchie e prossime alla fine. Quindi non hanno più la forza di distruggere il cibo. Adesso cercano un posto dove deporre le uova. Ecco perché si sono posate sugli alberi e si muovono poco”. Il ministro ha anche detto che aver intensificato l’irrorazione di insetticidi è servito a bloccare l’invasione di locuste che ha colpito 12 province del paese su 47. Quindi ha assicurato che il Kenya dispone degli insetticidi adatti, che la situazione non sta affatto sfuggendo di mano: “quando le uova verranno deposte, saremo pronti”. Ormai, ha concluso, si tratta di gestire il dopo invasione. Munya ha da poco preso il posto di Mwangi Kiunjuri, sostituito dopo che, per cercare di non creare allarme, aveva detto che quelle comparse nel paese erano innocue cavallette e non locuste e aveva invitato la popolazione a riprendere gli animali ritenuti locuste e a pubblicare le fotografie. Per schernirlo molti kenyani avevano sommerso social e mass media con immagini di animali mitologici e immaginari. La scorsa settimana la Fao ha chiesto alla comunità internazionale di creare un fondo di quasi 76 milioni di dollari per irrorare le aree colpite con insetticidi. Il 17 febbraio, in visita ad Addis Abeba, il segretario di stato Usa Mike Pompeo ha annunciato durante una conferenza stampa che il suo paese ha stanziato 8 milioni di dollari per combattere le locuste in Etiopia, Kemya e Somalia.