Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Cecilia a cura di Ermes Dovico

SCHEGGE DI VANGELO

Una vicinanza attiva

Al calar del sole, tutti quelli che erano infermi e affetti da varie malattie li condussero a lui. Lc 4, 38-41


SCHEGGE DI VANGELO

Vincere il male

«Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». Lc 4, 31-35


SCHEGGE DI VANGELO

Proclama da Nazareth

Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Lc 4, 16-21


SCHEGGE DI VANGELO

Un banchetto per tutti

«Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». Lc 14,1.7-14

 

 


SCHEGGE DI VANGELO

I talenti

Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”». Mt 25,14-20


SCHEGGE DI VANGELO

Vigilare

«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo». Mt 25, 1-7


SCHEGGE DI VANGELO

Testimonianza di vita

Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Mc 6,17-29


SCHEGGE DI VANGELO

L’esterno e l’interno

«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati». Mt 23, 27-28


SCHEGGE DI VANGELO

Il cuore purificato

«Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!». Mt 23,23-26


SCHEGGE DI VANGELO

Quali guide

«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente». Mt 23, 13-16


SCHEGGE DI VANGELO

Rimettersi in cammino

«Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi» Lc 13, 22-30


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La sorpresa dell’incontro

«In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Gv 1,45-51