Sblocco fondi antidiscriminazione
Il governo sblocca i fondi antidiscriminazioni e c'è già chi rilancia, volendo andare nelle scuole ad impartire lezioni di sessualità LGBT
Il Ministro della Famiglia Eugenia Roccella in Senato ha dichiarato: «Comunico inoltre che il 23 maggio scorso ho firmato il decreto che ha consentito lo sblocco dei fondi 2020-2021, dando continuità alle progettualità realizzate. L'UNAR ha proceduto alla pubblicazione del decreto e dato avvio alla procedura amministrativa per l'erogazione dei fondi ai beneficiari, tramite la stipula delle nuove convenzioni. Con i nuovi progetti vi sarà anche l'acquisizione di un flusso dati finora mancante, per individuare esigenze concrete e risposte più efficaci possibili per la tutela delle vittime di discriminazione».
Soldi in genere destinati solo a due categorie: donne e LGBT. A tal proposito interessante leggere le dichiarazioni della pentastellata Alessandra Maiorino rivolte al ministro: «Se vogliamo provare davvero a contrastare la violenza, sia essa contro le donne o violenza e discriminazione contro le persone LGBT, lei sa bene quanto me che l'unico intervento da fare è nelle scuole. Impegniamoci tutte e tutti insieme per inserire all'interno delle nostre scuole dei percorsi di educazione sessuale ed emotiva, perché soltanto andando alla radice del problema questi centri forse potranno occuparsi di promuovere eventualmente delle celebrazioni della varietà della natura umana e non invece di dover tutelare».
Il traguardo è sempre lo stesso: indottrinare la giovani menti al credo LGBT, insegnando loro ad esempio che rapporti sessuali etero ed omo pari sono.