Satanisti devastano chiesa. L'unica legge che serve è sulla Cristianofobia
Satanisti, e non semplici vandali, devastano una chiesetta in riva al mare, disegnano simboli di rituali demoniaci. Poi fanno sesso sull'altare e orinano sulle acquasantiere vuote. Mentre si fa la guerra alle opinioni col Ddl Zan, episodi come quello accaduto in un condominio per vacanze a Porto San Paolo, in Sardegna, sono all'ordine del giorno e vengono denunciati a fatica. Il parroco alla Bussola: «Faremo una Messa di riparazione». E se la legge necessaria fosse quella sulla cristianofobia che punisca i satanisti?
- NICARAGUA, IL ROGO IN CATTEDRALE di Luca Volontè
Si sono scagliati con violenza satanica contro tutto ciò che di sacro hanno trovato. Difficile derubricare a semplice atto di vandalismo la gravissima profanazione ai danni della cappella estiva Madonna del mare di Porto San Paolo, in Sardegna, avvenuta all’inizio del week end scorso. Una violenza che potrebbe essere ascritta alla Cristianofobia montante, se mai esistesse un reato del genere. Sono questi gli atti di violenza ai danni dei cristiani che andrebbero denunciati con un Ddl apposito, che a differenza di quello sull’omotransfobia ci si guarda bene dal disegnare.
Il fatto è che di episodi, anche in assenza di un Ddl che sanzioni e di un’osservatorio che li registri, ce ne sono in continuazione anche in Italia, solo che non fanno notizia.
Per occupare le prime pagine dei giornali, alla compagine Lgbt bastano denunce di respingimenti di gay dagli stabilimenti balneari o di aggressioni di omosessuali, salvo poi scoprire che sono bufale, le violenze ai luoghi di culto dei cristiani invece sono vere e non solo non fanno notizia, ma si fatica persino anche a denunciarle.
L’amministratore del Condominio Porto San Paolo infatti, un agglomerato di case di fronte a Tavolara, si era recato anche lunedì dai carabinieri per denunciare l’accaduto, ma gli era stato risposto che, trattandosi di una chiesa, doveva essere il parroco a presentarsi di fronte all’Arma. Perché? Mistero.
Così don Cristian, parroco a Porto San Paolo, nel comune di Loiri, è andato soltanto ieri dai carabinieri, non prima di aver concordato con il vescovo di Tempio Pausania una Messa di riparazione per la quale è stato già delegato e che celebrerà non appena i vacanzieri che sono soliti da giugno a settembre frequentare la cappellina, termineranno di aggiustare la Madonnina rotta dai balordi.
È lo stesso sacerdote a raccontare alla Bussola quanto ha visto l’indomani su segnalazione di alcuni vacanzieri: «Hanno rotto la statua della Madonna, per terra c’erano fazzoletti sporchi di sangue e preservativi, mentre nelle acquasantiere (vuote, come noto ndr.) hanno orinato. È stato fatto sicuramente sesso, ma molto altro».
Chiediamo che cosa e don Cristian (in foto) si fa scuro in volto: «Abbiamo trovato per terra di fronte all’altare dei bastoncini e la cera delle candele disciolta, erano stati disegnati dei simboli satanici per rituali esoterici».
Ma chi può essere stato?
«Non lo sappiamo – spiega – sospettiamo alcuni ragazzi che sono qui in vacanza, ma che si sono mossi con coetanei del posto. Venerdì notte un condomino, mi ha raccontato di essere passato vicino alla cappellina per andare all’isola ecologica a buttare il pattume. Ha sentito un vociare confuso con molte bestemmie. Ha avuto paura e si è allontanato. Il giorno dopo abbiamo collegato i fatti».
Anche Gianni Rimondi, amministratore del condominio, si è detto stupefatto dalla violenza manifestata: «Sono andato stamattina a fare denuncia, ma i carabinieri mi hanno detto che è meglio che ci vada il prete di persona. Il fatto è che non ho nemmeno idea di chi possa essere stato. Quello che possiamo fare ora è installare delle telecamere di videosorveglianza davanti alla cappellina, ma l’episodio è grave e fa riflettere».
Certo, se episodi di questo genere non venissero derubricati a semplici atti di vandalismo, forse scopriremmo anche quale perversa e diabolica mente si cela dietro a questi attacchi. Qualcuno, magari tra i parlamentari, avrà voglia di istituire il reato di cristianofobia?