Sardegna, al via il progetto "Coloriamo l'arcobaleno" per le elementari
Al via in molte scuole elementari della Sardegna il progetto pro-gay "Coloriamo l'arcobaleno".
Il Movimento Omosessuale Sardo e il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia dell’Università degli Studi di Cagliari hanno elaborato un progetto che si chiama “Coloriamo l’arcobaleno”. Si tratta di un’indagine conoscitiva su come insegnanti e genitori delle scuole elementari della Sardegna percepiscono il fenomeno dell’omosessualità e delle coppie omosessuali con figli.
Si dirà: buona cosa sapere cosa pensano insegnanti e genitori su questi temi. Vero, ma l’indagine è viziata sin dal suo esordio da un errore metodologico: si antepone un giudizio di valore alla raccolta dati. Già prima di conoscere un fatto – quale è la percezione sociale dell’omosessualità – si è formulato un giudizio critico, ossia che tra insegnanti e genitori serpeggia la cosiddetta “omofobia”, che tra l’altro è termine privo di significanza scientifica.
Ad informarci che il carro è stato messo davanti ai buoi è stata la dott.ssa Anna Planta, ricercatrice dell’Università di Cagliari e responsabile della raccolta dati, la quale dichiara che “Coloriamo l’arcobaleno è la prima indagine ufficiale condotta nelle scuole sarde sulle conseguenze sociali dell’omofobia e su stereotipi e pregiudizi di genere”. In breve, prima di andare a processo i giudici hanno già emesso la sentenza.