Sara e il nostro "illuminato" orrore quotidiano
Nietzsche ci aveva avvertito: tolta di mezzo la metafisica avremo il ritorno della “bestia bionda”, dedita esclusivamente a stupro ed omicidio. Questo è l'uomo senza metafisica. Questa è umanità che affiora dall’abisso dell’omicidio di Sara Di Pietrantonio. Chi ci salverà dall’orrore?
Com'è possibile, nella nostra civiltà pulita e ordinata, dove le più alte istituzioni regolano ogni passo che facciamo e vegliano sulla nostra salute e sulla nostra felicità, che esistano ancora episodi simili? Subito giunge la risposta: il lavoro non è terminato, l'uomo nuovo non è ancora nato.
Istituiamo corsi obbligatori di educazione al gender, per insegnare agli uomini il rispetto della donna. La risposta è sempre quella: istituiamo corsi di educazione civica per insegnare ai ragazzi a non tirare i sassi dal cavalcavia; istituiamo corsi di bon ton perché gli immigrati non violentino le ragazze occidentali; istituiamo corsi sulla nostra Costituzione (la più bella del mondo, sacra ed intangibile fino a quando non si decide di cambiarla) per insegnare le basi della convivenza civile.
Scusate, non ce la faccio. Soprattutto di fronte a tragedie come quella di via della Magliana non riesco a tollerare questa superficialità. Anzi, se devo essere sincero la trovo colpevole. L'uomo è buono per natura – così insistono gli illuministi di ogni epoca -, solamente che ha il cervello pieno di superstizioni, pregiudizi, morale, metafisica, costruzioni sociali (mi riferisco ai ruoli di genere) eccetera. Spazziamo via tutta questa porcheria, liberiamo l'uomo dai legami che l'opprimo e assisteremo alla nascita dell'uomo nuovo, saggio, buono, giusto. Dio.
Non funziona, non è così. Nietzsche ci aveva avvertito: tolta di mezzo la metafisica avremo il ritorno della “bestia bionda”, dedita esclusivamente a stupro ed omicidio. Questo è l'uomo senza metafisica. Oltre a Nietzsche altri illuministi seri ce l'hanno detto: Sade, Bataille, Foucault. Loro sapevano. Ma gli illuministi contemporanei, che ne sanno? Corsi, formazione, prevenzione... che superficialità.
L'uomo – così ci insegna la “superstizione cattolica” è misteriosamente (ecco la terribile parola bandita dalla nostra società: mistero) inclinato al male. Perché compia il bene (che comunque desidera, dal quale è comunque attratto, del quale sente una infinita e struggente nostalgia) l'uomo deve compiere un percorso in salita, una ascesi, una fatica. Per aiutare l'uomo in questo compito esiste la famiglia, la società, la morale, la letteratura, la cultura.
Tutte quelle cose che l'illuminismo di ieri e di oggi considera superstizioni, inutili orpelli, costruzioni sociali che opprimo l'uomo sono in realtà strumenti (talvolta estremamente sofisticati) per aiutare l'uomo a sollevarsi dalla condizioni bestiale e compiere quel duro cammino verso la virtù ed il bene; per impedire che la società si trasformi in un inferno dove ognuno può correre in qualsiasi momento, per qualsiasi motivo, il rischio di venir bruciato vivo tra l'indifferenza (ma sarà poi andata così?) dei passanti.
Cari illuministi, la vostra analisi è sbagliata. Eliminando la metafisica dalla società avrete esattamente ciò che vi fa orrore, che non capite. Il fidanzato di Sara è il prodotto della società che avete costruito, che noi vi abbiamo permesso di costruire. Una società per la quale l'imperativo è «Soddisfa la tua sete», una società nella quale lo scopo della vita è godere di ogni piacere, dai più osceni ai più infantili, pur di non percepire il vuoto di senso e di significato al quale ci avete condannato. Pur di non sentire il ruggire dell'abisso di orrore e di male nel quale stiamo per precipitare.