Santa Margherita Bourgeoys
La storia di santa Margherita Bourgeoys (1620-1700), sestogenita di 12 figli, è uno spaccato dell’impronta cattolica che i religiosi in missione lasciarono nel Canada francese, prendendosi cura di bambini e malati e insegnando sia alle figlie dei coloni che degli indigeni, tutte preziose «gocce di sangue di Nostro Signore»
La storia di Margherita Bourgeoys (1620-1700) è uno spaccato dell’impronta cattolica (oggi rinnegata dal laicismo) che i religiosi in missione lasciarono nel Canada francese e in particolare nella regione del Québec, dove la santa svolse il suo apostolato. Battezzata lo stesso giorno della nascita nella francese Troyes, sestogenita di 12 figli, Margherita fu cresciuta cristianamente dai genitori, commercianti di ceri, manifestando presto la vocazione che avrebbe segnato la sua vita: «Fin dalla mia prima gioventù il Signore mi aveva dato una particolare inclinazione per riunire fanciulle della mia età». Con le amiche si radunava per pregare, giocare, cucire e assistere le famiglie povere nell’istruzione dei bambini. Rimasta orfana della madre a 19 anni, pochi mesi dopo si verificò l’evento che chiamerà la sua «conversione»: il 7 ottobre 1640, durante la processione in onore della Beata Vergine del Rosario, i suoi occhi fissarono la statua di Maria che le apparve così bella e viva da toccarla nel profondo dell’anima.
Dopo un vano tentativo di essere ammessa tra le carmelitane, entrò nella Congregazione di Notre-Dame (Nostra Signora) fondata alla fine del XVI secolo dalla beata Alessia Le Clerc. Visse quegli anni nel raccoglimento con Dio e nell’assistenza ai bisognosi, fino a un’altra manifestazione celeste avvenuta il giorno dell’Assunta del 1650: mentre adorava in ginocchio il Santissimo Sacramento, vide apparire Gesù Bambino sorridente. Volle intensificare le opere di carità e due anni più tardi, preannunciato da una visione in sogno di san Francesco, ebbe l’incontro con il governatore francese Paul Chomedey, il quale con un gruppo di religiosi e sacerdoti aveva fondato Ville-Marie, l’odierna Montréal. L’uomo, «pio come un monaco», invitò Margherita a seguirlo in Canada, dove la donna si recò nel 1653 con l’approvazione dei superiori, arrivandovi dopo tre mesi di viaggio, durante cui scoppiò la peste a bordo della nave: la santa dovette assistere gli infermi nel corpo e nello spirito.
In Canada divenne presto amica della venerabile Jeanne Mance, che a Montréal aveva fondato il primo Hôtel-Dieu, cioè l’ospedale, dell’America del Nord. Margherita si prese cura di bambini, malati e soldati, fece ricostruire una grande croce che gli Irochesi avevano abbattuto, esortò Chomedey a fare voto di castità per sfuggire alle tentazioni che avevano preso ad assillarlo, fondò una chiesa dedicata a Nostra Signora del Buon Soccorso, che prima di partire le era apparsa dicendo: «Va', io non ti abbandonerò mai». Poiché c’era molto lavoro da fare, nel 1658 tornò in Francia alla ricerca di ragazze disposte a impegnarsi nella carità: la seguirono in quattro. Le donne si costituirono inizialmente in associazione di insegnanti secolari vivendo in comune e con la promessa di seguire una regola: «Ci è sempre sembrato - scriverà Margherita - che un certo spirito di umiltà, semplicità, docilità, obbedienza, povertà, distacco da tutte le cose e abbandono nella Divina Provvidenza dovesse essere il vero spirito della Congregazione».
La santa e le sue discepole si occuparono sia delle figlie dei coloni francesi che degli indigeni, tutte preziose «gocce di sangue di Nostro Signore», educandole alla pietà cristiana, alle virtù domestiche e a diversi lavori pratici perché Margherita, sempre sostenuta dalla devozione alla Sacra Famiglia, si preoccupava di formare buone mogli e madri e allo stesso tempo aiutava gli uomini a essere veri mariti e padri, nella consapevolezza che solo gettando le basi per famiglie solide poteva nascere una società a misura umana. Altre giovani, attratte dal suo esempio, si unirono a lei in quella che divenne la Congregazione di Nostra Signora di Montréal (oggi presente in quattro continenti), con una prima approvazione canonica nel 1676 e la definitiva erezione in istituto religioso due anni prima della morte di Margherita. Si preparò alla nascita al cielo pregando e chiedendo alle sue suore di osservare perfettamente la Regola, mentre a Montréal il popolo la chiamava già «Madre della colonia».
Per saperne di più:
Omelia di Giovanni Paolo II per la canonizzazione di Margherita Bourgeoys (31 ottobre 1982)