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Laus Trinitati

Santa Ildegarda e il canto alla Santissima Trinità

Proclamata Dottore della Chiesa nel 2012 da Benedetto XVI, santa Ildegarda di Bingen è autrice di uno dei canti più belli alla Santissima Trinità: Laus Trinitati. Un canto che certamente vale la pena essere conosciuto per lo splendido testo latino, che tradotto dice: “Lode alla Trinità, che è suono e vita e creatrice di tutti…”.

Ecclesia 30_05_2021

A santa Ildegarda di Bingen (1098-1179), donna straordinaria e musicista raffinata, dobbiamo uno dei canti più belli alla Santissima Trinità, Laus Trinitati. Un canto che certamente vale la pena essere conosciuto per il bellissimo testo latino, che tradotto dice: “Lode alla Trinità, che è suono e vita e creatrice di tutti, presente nella loro vita, e che è lode della schiera angelica e mirabile splendore dei misteri arcani, sconosciuti agli uomini, e che è soffio vitale in ogni creatura”. Questo testo, pieno di afflato spirituale in lode della Santissima Trinità ben si sposa con la melodia in deuterus, modo tra i più arcani all’orecchio moderno ma anche per questo tra i più affascinanti. La Trinità viene definita “suono, vita, creatrice, lode, splendore”, tutti termini che certamente ben si attagliano al mistero trinitario che pure non potrebbero mai esaurire.

Lo studioso Nathaniel M. Campbell dice su questo brano: “La sua immagine iniziale della lode dovuta alla Trinità è collegata, al centro dell’antifona, alla lode della schiera celeste, la cui sinfonia tenta di riflettere il mistero trinitario. Il tema dominante, tuttavia, è la vita, prima all’interno della Trinità, e poi in ogni creazione di Dio. Sia la vita ripetuta tre volte che il suo trattamento musicale confermano questo punto: la cascata di note discendenti sulla vita alla fine della prima frase è raddoppiata nella sua terza apparizione nella frase finale, che porta il più lungo melisma di qualsiasi sillaba nel brano e abbraccia ogni nota tranne una della gamma completa dell’antifona”.

La Trinità è vita ed è mistero. Come detto, la sonorità arcana di questa antifona ben comunica la passione mistica di santa Ildegarda, che fu donna di tanti talenti e che, come tutte le persone profondamente spirituali, fu una persona molto concreta, una delle grandi donne della tradizione cristiana.

Nel 2012 papa Benedetto XVI ha proclamato santa Ildegarda Dottore della Chiesa. Nella Lettera apostolica di proclamazione, tra l’altro, leggiamo: “L’insegnamento della santa monaca benedettina si pone come una guida per l’homo viator. Il suo messaggio appare straordinariamente attuale nel mondo contemporaneo, particolarmente sensibile all’insieme dei valori proposti e vissuti da lei. Pensiamo, ad esempio, alla capacità carismatica e speculativa di Ildegarda, che si presenta come un vivace incentivo alla ricerca teologica; alla sua riflessione sul mistero di Cristo, considerato nella sua bellezza; al dialogo della Chiesa e della teologia con la cultura, la scienza e l’arte contemporanea; all’ideale di vita consacrata, come possibilità di umana realizzazione; alla valorizzazione della liturgia, come celebrazione della vita; all’idea di riforma della Chiesa, non come sterile cambiamento delle strutture, ma come conversione del cuore; alla sua sensibilità per la natura, le cui leggi sono da tutelare non da violare”.

Insomma, una santa per i tempi moderni che anche nel suo cantare alla Trinità ne mette in luce il principio vitale che tutto anima, tutto pervade, tutto copre.