Salto in alto bisex?
In Finlandia un atleta maschio, il cui record nel salto in alto è inferiore di soli due centimetri al record nazionale femminile, potrebbe passare alle competizioni femminili. Per non discriminare le donne trans si discriminano le donne.
In Finlandia un atleta maschio – Jere Nyström (nella foto)- il cui record nel salto in alto è inferiore di soli due centimetri al record nazionale femminile, potrebbe passare alle competizioni femminili. A gennaio, quando avrà compiuto 18 anni, il ragazzo potrebbe iniziare il percorso di rettificazione sessuale. Jere, che ora si fa chiamare Jade, sin da piccolo vestiva abiti femminili e si truccava da donna.
Tanto per provare come al ragazzo converrebbe gareggiare con le donne, indichiamo il record personale di Nyström: 1,94 m. Il record finlandese maschile è di 2,31 m.
A chi obietta che l’atleta sarà così avvantaggiato nelle competizioni femminili si risponde che l’importante è il livello di testosterone. Ma un ampio studio commissionato da World Rugby e un altro commissionato dallo Sports Councils Equality Group hanno rivelato che il livello di testosterone non è sufficiente per far gareggiare equamente uomini e donne. Vi sono infatti altri fattori che favoriscono gli uomini: la massa e densità muscolare, il baricentro, etc.