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EDITORIALE

S. Maria in Sabato: De Maria numquam satis

Dalla seconda metà del 700 il sabato è il giorno liturgico dedicato alla Madonna. Motivazioni teologiche: "porta" della domenica, giorno di Cristo, o in riferimento al suo ruolo nel Sabato Santo.

Editoriali 01_12_2012
Madre di Dio della tenerezza

Da oggi, ogni sabato Rosanna Brichetti Messori curerà una rubrica dedicata a Maria, nel giorno che la liturgia ne fa memoria. Inserirla nell'editoriale è un modo per sottolineare quanto le vicende di questo mondo siano giudicate dal Mistero e dai tempi della liturgia (Red.).


Forse vi state chiedendo perché proprio questo titolo per una rubrica mariana e, ancor più, perché il motto che segue: “De Maria  nunquam satis”; cioè, “di Maria non si dirà  mai abbastanza”. E’ presto detto: richiesta da molti, nata  da un gesto di coraggio, questa Nuova Bussola si è cercata la migliore protettrice possibile. Quella Madre dal cui corpo è passato Gesù e al cui cuore, da sempre , i cristiani si appellano fiduciosi.


Per questo abbiamo deciso
di parlare di lei con cadenza settimanale, spaziando con libertà nell’intero universo mariano che, come sappiamo, è assai ampio e ricco, quasi inesauribile, perché davvero, come lei stessa aveva previsto nel Magnificat: «Tutte le generazioni mi chiameranno beata».


Ma perché abbiamo scelto proprio questo giorno?
Perché nel corso dei secoli, la Tradizione lo ha consacrato alla Vergine, dedicandole una Messa specifica che si chiama appunto di “Santa Maria in sabato” , ma anche la “Memoria” nella liturgia delle ore di quello stesso giorno.  Da qui, in effetti,  il titolo della nostra rubrica che anch’essa, nel suo piccolo, vorrebbe “celebrare”, seppure in modo sommesso , la grandezza di questa donna.


Il sabato, dicevamo
. Non fu certo immediata questa dedicazione a Maria come, del resto, non fu immediata neanche la nascita della liturgia, come noi ora la conosciamo. Essa andò strutturandosi poco a poco attorno ad un cerchio: quell’anno liturgico, che  ripropone ciclicamente la storia della salvezza,  dall’Avvento fino alla Pentecoste. E, all’interno di esso, ogni domenica come Pasqua settimanale, che fa rivivere, in piccolo, il ricordo di quella Settimana Santa che costituisce il cuore del Mistero cristiano.


E’ in questa luce
che,  progressivamente,  all’interno del grande anno liturgico trovò posto Maria, con alcune feste a lei dedicate, e poi, nel tempo ordinario, con una giornata particolare:  quella,  appunto,  del sabato. Il passo decisivo avvenne quando Alcuino, un benedettino irlandese vissuto nella seconda metà del 700, completando la riforma con la quale Carlo Magno aveva esteso il rito romano tra le popolazioni francogermaniche, introdusse appunto per il sabato una Messa dedicata a Maria. La novità fu subito accolta con entusiasmo e da quel momento il sabato si affermò solidamente come il giorno della Vergine, dando il via ad una tradizione  che non conoscerà crisi. Al punto che qualcuno sostiene che proprio da questo culto mariano sarebbe nato anche il famoso “sabato inglese” – cioè il riposo  settimanale che iniziava da quel giorno - concesso da Guglielmo I di Scozia  ai tempi di Innocenzo III, per dare prova del suo amore per Maria.


Più di una le spiegazioni “teologiche” del sabato mariano.
Qualcuno sottolinea che invocare Maria il sabato, cioè il giorno che precede e introduce alla domenica, il giorno per eccellenza di Cristo, significa affidarci alla Madre per raggiungere più facilmente il Figlio. Altri invece preferiscono porre l’accento in modo più preciso sugli eventi della settimana santa e sul ruolo in essi avuto da Maria. E questo perché, in quel sabato di paura, in cui Gesù sembrava definitivamente sconfitto e tutte le promesse da lui fatte ridotte al nulla, lei certamente si mantenne salda nella fede, continuando a meditare nel suo cuore, come il Vangelo ci aveva già mostrato in altre occasioni, quello che era accaduto il giorno prima. Quel Figlio che, mentre stava morendo in croce, le aveva affidato in Giovanni l’umanità intera e dunque anche quella Chiesa che stava prendendo inizio e della quale ella sarebbe stata la Madre.


Una lunga storia che ancora continua
, questa della partecipazione di Maria al mistero di salvezza; una storia che giustifica anche il motto che abbiamo messo alla rubrica: “De Maria nunquam satis” (Di Maria non si dirà mai abbastanza). Una esagerazione? Vedremo che non è così, a partire dalla  prossima volta.