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L’iniziativa

Russia e Ucraina si parlino, al Senato convegno bipartisan

Si è tenuto il 19 giugno a Roma il convegno “Colloqui per la pace”, organizzato da Avvocatura in Missione con il coinvolgimento di senatori di tutti gli schieramenti e del cardinale Parolin. Un’idea di fondo: l’Italia sia in prima linea per far parlare Russia e Ucraina.

Attualità 21_06_2024
foto da pagina Facebook di Anna Egidia Catenaro

Riceviamo da Avvocatura in Missione e pubblichiamo di seguito il resoconto del convegno svoltosi al Senato mercoledì 19 giugno.

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Un tavolo permanente per studiare e promuovere, in vari ambiti (politico, economico, culturale e sociale), le proposte atte ad applicare in modo concreto il dialogo per la pace e la fraternità tra i popoli. È ciò che è stato costituito nel corso di un convegno tenutosi presso il Senato della Repubblica a Roma e organizzato dall’associazione Avvocatura in Missione che ha visto la partecipazione e l'adesione di parlamentari bipartisan, da destra a sinistra, i quali hanno accolto l'appello della presidente dell'associazione, Anna Egidia Catenaro, affinché si arrivi a un dialogo comune senza alcuna colorazione politica con lo scopo di attuare un percorso di pace accogliendo i ripetuti appelli di Papa Francesco, che ha sottolineato il bisogno di incentivare i negoziati internazionali per un cessate il fuoco globale (come detto nell'Angelus del 9 giugno scorso), sottolineando che «per fare la pace ci vuole coraggio, molto più coraggio che per fare la guerra», nonché il discorso sui rischi nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale, che il Pontefice ha definito uno «strumento affascinante e tremendo al tempo stesso, che impone una riflessione all'altezza della situazione» (come dichiarato al G7 del 14 giugno).

A tal proposito Avvocatura in Missione, associazione di ispirazione cristiana formata in prevalenza da laici e consacrati, ha voluto organizzare il convegno dal titolo “Colloqui per la pace” raccogliendo il sostegno di senatori di tutti gli schieramenti che hanno sancito il loro impegno nell'aiutare l'associazione. L'evento ha infatti visto la partecipazione dei senatori Lucio Malan (capogruppo di Fratelli d'Italia), Maurizio Gasparri (capogruppo di Forza Italia), Graziano Delrio (Partito Democratico), Stefano Patuanelli (capogruppo del Movimento 5 stelle), Massimiliano Romeo (capogruppo della Lega), Enrico Borghi (capogruppo di Italia Viva) e Tino Magni (Gruppo misto).

A sancire l'importanza dell'evento l'intervento del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, e di monsignor Antonio Mennini, già nunzio apostolico in Russia e Gran Bretagna, il quale ha voluto focalizzare il suo discorso sulla Nato e il suo «abbaiare eccessivo» (citando Papa Francesco). «Ci troviamo con un'Unione Europea in ginocchio – ha affermato – costretta a spezzare rapporti produttivi e positivi con la Russia. Per questo motivo ritengo sia necessario un ponte e un dialogo con la Russia».

Il convegno è stato coordinato e moderato da Stefano Girotti Zirotti, giornalista di Rai Vaticano e introdotto da Luca Fratini (M.A.E.C.I.), mentre le conclusioni sono state affidate alla presidente Anna Egidio Catenaro. «Oggi deve essere un nuovo inizio per la politica italiana e per dire basta alle armi. Il Signore vi ha scelti per prendere decisioni e amministrare – ha asserito Catenaro rivolgendosi ai parlamentari presenti – e Lui decide con voi. Voi avete il desiderio della pace e non si può più giocare a chi è più forte e a chi ha armi più potenti. Dovete essere uomini di pace e l'agenda politica deve mettere al primo posto la pace. L'Italia deve essere in prima linea per lottare per la pace e portare in Europa un programma negoziale magari facendo parlare Russia e Ucraina. Noi come associazione daremo il nostro supporto mettendovi a disposizione il nostro pool di legali ma da oggi in poi si lavori in maniera fattiva».

Tutti i senatori intervenuti hanno ribadito la necessità di una pace che sia da attuarsi quanto prima apprezzando la disponibilità dell'associazione e convenendo sulla strategicità dell'Italia per porre in essere un discorso di pace e porre il Paese in prima linea così da avere un ruolo importante per negoziare la pace sia in Europa che nel mondo.

Il convegno ha visto anche l'intervento di Gianni Alemanno, segretario nazionale del Movimento Indipendenza.

L'intervento più atteso è stato quello del cardinale Parolin, il quale durante il convegno ha parlato di pace. «Bisogna riconoscersi fratelli tutti non mettendosi l'uno contro l’altro. La pace – ha aggiunto Parolin – si costruisce su 4 pilastri: verità, giustizia, carità e libertà. Occorre una pace giusta cioè che si costruisce sui principi del diritto internazionale e della Carta dell’Onu». Il cardinale ha più volte citato il Papa e i suoi appelli, ma è stato proprio a margine dell'evento che – in merito al Summit tenutosi in Svizzera, la posizione della Russia e l'invio delle armi – ha voluto asserire dei concetti prioritari. «L'unica maniera per risolvere questo problema è mettersi insieme e cominciare a parlarsi senza condizioni. Allora in quel momento si potrà fermare anche l'invio delle armi», ha dichiarato Parolin una volta fuori dalla sala ai giornalisti che lo incalzavano sull'argomento. «Secondo me – ha aggiunto – c'è un passo precedente che è proprio quello di riuscire ad avviare negoziati tra le due parti anche magari in forma discreta e riservata. Ma che le due parti comincino a parlarsi. Entrambe. La pace si fa tra loro due, altrimenti se non c'è uno dei due non c’è la pace».