Riscoprire il canto popolare, per una vera lotta spirituale
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Una parte importante del patrimonio musicale è quella del canto popolare religioso, che ha nella Beata Vergine Maria la sua patrona. Canti come Noi vogliam Dio e l'Ave Maria di Fatima esprimono bene il concetto di fede militante e Maria ci guida nella battaglia spirituale. Invece, canti come Santa Maria del cammino nascono nell'ambito della Teologia della Liberazione e non hanno questo sguardo spirituale.
I cattolici devono essere orgogliosi, con ragione, del patrimonio musicale tradizionale della Chiesa cattolica. Un patrimonio fatto di opere d’arte che sono un dono non solo per la Chiesa, ma per tutta l’umanità. Infatti sappiamo bene come anche chi non è affatto religioso possa essere pienamente conquistato da queste grandi opere musicali che sono un pilastro fondamentale della nostra civilizzazione.
Una parte importante di questo patrimonio musicale è quella del canto popolare religioso. Questa parte del repertorio non è naturalmente elaborata come per le grandi opere polifoniche o come nel repertorio classico del canto gregoriano, ma è una emanazione dell’autentico animo popolare. A volte questi canti provengono direttamente dal popolo, altre volte sono composti da compositori con una preparazione accademica ma che hanno la capacità di interpretare aspirazioni ed aneliti dell’animo popolare. Oggi si spaccia per canto del popolo quello che invece è soltanto un prodotto delle capacità di persuasione delle multinazionali della musica, che spesso servono un solo dio, il denaro.
Se parliamo di canto popolare religioso e dovessimo pensare ad una patrona per questo repertorio, un nome sarebbe d’obbligo fare: quello della Beata Vergine Maria. È evidente a tutti che una larga parte del repertorio del canto popolare religioso è formato da canti per la Madre di Dio. Alcuni di questi canti, almeno in Italia, sono ancora nella memoria collettiva, malgrado nei recenti decenni si è tentato in ogni modo di cancellare questa importante e speciale devozione che il popolo di Dio ha verso la Madre.
Se pensiamo ai Santuari Mariani in giro per il mondo, sappiamo bene come il canto popolare sia una importante parte delle devozioni che lì si svolgono. Pensiamo ad esempio ad uno dei Santuari più celebri, quello di Fatima in Portogallo. La devozione verso la Madonna di Fatima è una delle più diffuse. Fatima, dunque, è celebre in tutto il mondo ed è spesso identificata con la celebre Ave Maria di Fatima, tradotta in tutte le lingue. Chi non l’ha cantata? Ma ci sarebbero altri esempi che certamente non basterebbe lo spazio di questo scritto per citare.
Credo importante portare alla luce un aspetto. Il canto popolare religioso mariano non è un canto per vecchine innocue, ma ha un forte aspetto militante. Questo lo comprendiamo se prendiamo ad esempio uno dei più celebri canti religiosi mariani, Noi vogliam Dio.
Il canto è stato composto da un parroco francese, François Xavier Moreau per un pellegrinaggio che fu fatto a Lourdes nel 1882. Chi conosce questo canto sa bene come l’andamento dello stesso sia marziale, quasi un canto di soldati in battaglia. La vita Cristiana è lotta e questo il canto popolare religioso non lo dimentica. Pensiamo all’ultima strofa di questo celebre canto: “Chrétiens, notre antique alliance, renouons-là dans ce saint lieu, et crions au nom de la France, Oui, Dieu le veut! - Nous voulons Dieu” (Cristiani, la nostra antica alleanza, rinnoviamola in questo luogo santo, e gridiamo in nome della Francia: Sì, Dio lo vuole! - Vogliamo Dio). È evidente il tono di impegno nella lotta della vita, che sia politica, sociale o personale. Noi siamo l’armata del Dio degli eserciti e il nostro canto di lotta è nel nome di Maria. Pensate, una donna che ci guida in battaglia. Non è strano quando si dice che il cattolicesimo è contro le donne?
Ma facciamo attenzione, la lotta a cui siamo chiamati non è quella puramente terrena, la nostra lotta è sempre prima di tutto spirituale e alla luce di questa possiamo affrontare le varie battaglie della vita.
Ecco perché canti come Santa Maria del Camino ci fanno problema.
L’autore del testo e della musica è Juan Antonio Espinosa (1940), cantautore cristiano di origine spagnola abbastanza popolare anche nel mondo anglosassone. Il canto è inserito in un LP del 1971 chiamato Madre nuestra, in cui sono raccolti brani ad ispirazione mariana dell’autore tra cui, appunto, Santa Maria Del Camino. Ma chi è Juan Antonio Espinosa? Il sito antiwarsong.org riprende e traduce parte del testo che si trova nel sito ufficiale dell’autore e in cui leggiamo: «Juan Antonio Espinosa nasce nel 1940 a Villafranca De Los Barros (Badajoz - Spagna) in una famiglia di musicisti. Comincia molto presto a studiare la musica e a suonare vari strumenti. (...) In seguito al Concilio Vaticano II comincia a comporre canzoni per una Nuova Liturgia, canzoni che parlano di un cristianesimo aperto, incarnato ed impegnato. (...) Per molti anni lavora con i contadini in Perú e Colombia. Qui comincia a comporre un nuovo tipo di canzoni che riflettono la lotta di liberazione dei popoli latinoamericani e che sono raccolte nel disco "La tierra grita" ("La terra grida"). Ritorna in Spagna nel 1975 e comincia a viaggiare per paesi e città facendo spettacoli, cantando con la sua chitarra in piazze e quartieri, incoraggiando con la sua voce il risveglio del popolo. Compone nuove canzoni raccolte in due LP: "Cantares de ojos abiertos" e "Hombres sin tierra" ("Canzoni con gli occhi aperti" e "Uomini senza terra"). Continua a cantare ancora oggi ed è molto legato a Gruppi e Comunità Cristiane di Base, con l'illusione di comporre canzoni che stimolino a vivere un cristianesimo più vicino al Vangelo di Gesù di Nazaret». È molto chiaro come la prospettiva di questa lotta è quella della Teologia della Liberazione, non è quella Cristiana. Maria ci guida nella battaglia ma senza l’orientamento spirituale di fondo non facciamo che cercare di correggere gli errori nel mondo compiendo gli stessi errori.
Torniamo all’autentico canto popolare religioso e mettiamoci al seguito di Maria, nostra Signora e Regina.