Ripresa
Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Mc 10, 32-37
Mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti. Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà».
Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Mc 10, 32-37
Non è un cammino tranquillo. Chi decide di seguire il Signore, non va semplicemente diritto. La tentazione è ad ogni passo; si può tornare indietro anche camminando sulla stessa strada: una poltrona di qua, una di là e il gioco è fatto. La ‘salita a Gerusalemme’ impaurisce. Gli apostoli non sono migliori di quel ‘tale’ che possedeva tanti beni; essi però già possiedono un'amicizia grande con Gesù, tanto che possono fargli domande azzardate ma piene di desiderio. L’amore a Gesù riapre il cammino, come pure lo sguardo sulla compagnia che lo segue. Gli altri dieci discepoli contestano i due fratelli, indignandosi con la loro pretesa. Gesù riprende tutti, riproponendo la sua strada; non sta salendo da solo a Gerusalemme; infatti dice: 'Noi saliamo...' Lo sguardo fisso su di lui, possiamo ricominciare.