Riparare al gay pride, ora tocca a Milano
Dopo Reggio Emilia e molte altre città italiane anche Milano scende in campo per riparare alle offese del Gay Pride. E lo fa con una processione pubblica di riparazione che avrà luogo domani sera. «Siamo di fronte all'ostentazione e alla nobilitazione di atti e comportamenti che costituiscono un grave peccato che umilia e degrada la creatura più bella di Dio».
Dopo Reggio Emilia e molte altre città italiane anche Milano scende in campo per riparare alle offese del Gay Pride. E lo fa con una processione pubblica di riparazione che avrà luogo domani sera. Appuntamento alle 19.15 in Piazzale Cadorna con partenza della processione che terminerà in Largo Cairoli-angolo via Minghetti. Il popolo cattolico che non si piega alla dittatura dell’omosessualismo scende ancora una volta in strada per quella che è stata ormai ribattezzata la marcia di riparazione contro i pride. Tanti se ne stanno svolgendo in tutto il Paese e altrettante sono le veglie che sono nate spontaneamente in pochi giorni.
Per l’occasione, come nelle altre città si è costituito comitato spontaneo di fedeli che ha aperto una pagina su Facebook che in poche ore ha ottenuto centinaia di adesioni.
Queste le motivazioni che fanno da sfondo all’evento religioso che sarà animato da un sacerdote diocesano: «Lo scorso 24 giugno anche a Milano è sfilato il cosiddetto "orgoglio omosessuale" e noi cattolici non possiamo rimanere indifferenti anche se oggi molti lo considerano un diritto e non ci vedono nulla di male».
«In realtà - prosegue - siamo di fronte all'ostentazione e alla nobilitazione di atti e comportamenti che costituiscono un grave peccato che umilia e degrada la creatura più bella di Dio, cioè l'uomo, negando la bellezza dei sessi e cancellando la famiglia come comunione di differenze, immagine della Trinità, cioè dell'Amore vero. Per questo, nel giorno dei santi Pietro e Paolo, ci uniamo in preghiera e offriamo le nostre sofferenze unendole a quelle di Cristo, incarnato, morto e risorto per strapparci dal peccato e dalla morte.
Per amore di tutte le anime che a causa della cultura veicolata da questo evento, il “gay pride”, rischiano di perdersi e per tutte quelle che quotidianamente vengono ingannate e confuse, scendiamo nelle strade e invochiamo per loro e per tutti la salvezza di Dio».