Riecco il Seminario Palmaro, a difesa del concepito
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Si terrà dal 25 al 28 luglio, a Pontenure (Piacenza), “Ma questo è un uomo”, XI edizione del Seminario Mario Palmaro, in memoria del bioeticista cattolico morto 10 anni fa. Denso il programma, con relatori di rilievo per fare chiarezza a difesa del concepito.
Torna anche quest’anno l’appuntamento con il Seminario Mario Palmaro, dedicato al bioeticista e filosofo del diritto, nativo di Cesano Maderno, tra le menti più brillanti del mondo cattolico italiano a cavallo tra il XX e il XXI secolo e tra i primissimi collaboratori della Bussola (vedi qui i suoi articoli).
“Ma questo è un uomo”, il titolo scelto per questa edizione, l’undicesima, che cade nel decennale della morte di Palmaro (5 giugno 1968 – 9 marzo 2014). Un titolo che richiama quello del primo dei tanti libri scritti da Palmaro, dedicato alla difesa della vita del concepito.
Il seminario di quest’anno si svolgerà da giovedì 25 luglio a domenica 28 luglio, a Pontenure, in provincia di Piacenza. Altra coincidenza temporale da ricordare: questa edizione cade nel ventennale della nascita del Comitato Verità e Vita (28 febbraio 2004), di cui Palmaro fu tra i fondatori e il primo presidente, incarico che ricoprì fino al giorno della sua morte terrena. Il Comitato nacque a pochi giorni dall’approvazione della legge 40/2004, con il preciso intento di fare chiarezza sulla natura compromissoria di quella legge – appoggiata da ampi settori del cattolicesimo italiano (vertici della Cei e del Movimento per la Vita inclusi) – e ricordare cosa insegna la morale naturale sulla fecondazione extracorporea, che è sbagliata anche nella sua forma omologa, come già chiariva l’istruzione Donum Vitae.
Oltre che in tema di fecondazione artificiale, una simile situazione di confusione si vede sempre di più anche in tema di legge 194 e aborto. Di qui il focus del seminario di quest’anno, che «metterà di fronte l’uomo, la sua grandezza, la sua vocazione, il suo destino e l’iniquità dell’aborto volontario», come scrive Marisa Orecchia, presidente del Comitato Verità e Vita. «Viviamo in un’epoca in cui la vigenza di leggi abortiste ha ottenebrato le coscienze. In cui spesso anche coloro che si dicono pro life e si spendono generosamente per sostenere le donne in difficoltà per una gravidanza, ritengono l’aborto volontario lecito in alcuni casi e la legge 194 una buona legge, purché interamente applicata», aggiunge Orecchia, richiamando degli errori che si stanno propagando anche all’interno del mondo cattolico. «Per molti l’aborto volontario, da delitto che era, si è mutato in diritto, come denuncia San Giovanni Paolo II nell’Evangelium vitae. E ultimamente diritto inscritto nelle carte costituzionali», scrive ancora la presidente del Comitato, con un implicito riferimento a quanto avvenuto in Francia e al voto del Parlamento europeo che chiede di includere l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Su questi temi verterà dunque il seminario, che prevede anche un incontro specifico sulla contraccezione e i cripto-aborti legati all’uso della “contraccezione d’emergenza”, ingannevolmente detta.
Di seguito il programma, con i titoli degli incontri e i relatori:
Giovedì 25 luglio
Ore 18: L’aborto è ancora un abominevole delitto? (Gianpaolo Barra)
Venerdì 26 luglio
Ore 9.30: Chi è l’uomo (Vittorio Mariani)
A seguire: Il fondamentale diritto di uccidere? (Massimo Micaletti)
Ore 16: 194 Diritto di aborto? (Maristella Paiar)
A seguire: Pro life alla riscossa (Samuele Maniscalco)
In serata: cineforum
Sabato 27 luglio
Ore 9.30: Contraccezione, contragestazione e cripto aborto (Antonio Oriente)
Ore 11: L’uomo nell’azoto liquido (padre Giorgio Maria Carbone O. P.)
Ore 16: Nel nome dell’autodeterminazione (Raffaella Frullone)
Domenica 28 luglio
Ore 9.30: La vita umana chiamata all’Eterno: immortalità, vocazione, escatologia (don Samuele Cecotti)
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Per altre informazioni e per iscriversi, rimandiamo al sito del Comitato Verità e Vita