Riconoscere la voce di Gesù
Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino (Gv 20,1)
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto. (Gv 20,1-2.11-18)
L’apparente scomparsa di Gesù dal sepolcro gettò Maria Maddalena in un profondo sconforto. Nemmeno la sua voce fu subito riconosciuta, perché Maria non si aspettava che colui che cercava fosse proprio lì, accanto a lei. Allo stesso modo, quando l’anima umana è avvolta dall’oscurità della disperazione, accade ciò che avvenne a lei: si guarda senza vedere, si ascolta senza udire. Lo spirito, ripiegato su se stesso, fatica a lasciar spazio a Dio. Ma quando Gesù pronuncia il suo nome, Maria lo riconosce: è la relazione personale, viva e profonda, che riaccende la luce. In questa giornata, troviamo un tempo di silenzio per la preghiera personale e invochiamo lo Spirito Santo, affinché anche noi possiamo riconoscere la voce del Signore quando ci chiama per nome.