Report sul telefonino
Con il consueto piglio giornalistico di chi non molla l’osso “Report” (Rai 3) ha proposto un lungo servizio sui possibili effetti negativi delle onde elettromagnetiche dei cellulari. Come al solito documentazione di prima mano e buon giornalismo.
Con il consueto piglio giornalistico di chi non molla l’osso che ha addentato finché non arriva fino in fondo, l’agguerrita Sabrina Giannini, una delle inviate di punta di “Report” (Rai3, domenica ore 21.30), nell’ultima puntata del programma ha proposto un lungo servizio sui possibili effetti negativi delle onde elettromagnetiche prodotte dai telefoni cellulari.
Il servizio partiva da una domanda precisa: i telefonini fanno male o sono innocui? La lunga intervista a un ricercatore del Cnr specializzato in materia ha fatto da filo rosso alla video-inchiesta, che è andata a recuperare una serie di documenti governativi e istituzionali in cui il tema della sicurezza nell’uso dei telefonini è stato affrontato con diversi gradi di tolleranza.
Sono stati anche evidenziati i grandi interessi economici che ruotano intorno al mondo della telefonia mobile, capace di generare un volume d’affari come pochi altri settori industriali sanno fare. Soltanto in Italia, il fatturato annuo del settore arriva a 45 miliardi e basterebbe dedicare una piccola percentuale di questo gettito alla ricerca per salvaguardare la salute delle persone.
Non è la prima volta che la trasmissione di Milena Gabanelli si occupa del rapporto fra tecnologia e salute, con particolare attenzione per le emissioni elettromagnetiche delle antenne e dei telefonini. Il pregio del servizio della Giannini è quello di attingere a documentazione di prima mano per dare al pubblico una serie di contenuti dimostrati e dimostrabili senza sostenere una tesi a priori. Il resto lo fanno il buon giornalismo e il buon senso.