Procura di Torino: no al ricorso contro registrazione figlio coppia gay
La Procura di Torino ha deciso di non impugnare l'atto del sindaco Appendino che riconosceva la filiazione omogenitoriale.
Il sindaco di Torino Chiara Appendino, lo scorso 23 aprile, riconobbe Nicolò Pietro come figlio di Chiara Foglietta, consigliera comunale del Pd, e della sua compagna Micaela Ghisleni. Il primo caso in cui il minore era nato in Italia. Non si trattava dunque del riconoscimento di un atto di nascita prodotto all’estero.
Alcune associazioni fecero ricorso, ma la procura di Torino ha deciso di non impugnare l’atto di trascrizione della Appendino presso il Tribunale civile. Questo per due ragioni. La prima: ormai la giurisprudenza ha legittimato la trascrizione di atti di nascita prodotti all’estero e la stepchild adoption. Se i giudici hanno fatto 30 perché non possono fare anche 31?
In secondo luogo la procura ha dichiarato che questa è materia del Parlamento.
La decisione della procura non stupisce: si inserisce, ahinoi, in modo armonico in quella dinamica distruttiva della famiglia e del benessere dei minori.