Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Principi non negoziabili

Quello che è di Dio, a Dio (Mc 12, 17)

Schegge di vangelo 01_06_2021

In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui. (Mc 12, 13-17)

L’ipocrisia di alcuni farisei ed erodiani è data dal fatto che non sono interessati alle risposte di Gesù, ma vogliono farlo cadere in contraddizione per minare la Sua autorevolezza e così allontanarlo dal favore del popolo. Anche oggi, dopo duemila anni, ci sono coloro che, ipocritamente, travisano la risposta di Gesù a sostegno di una completa separazione tra la vita pubblica del cittadino cristiano e le proprie convinzioni di fede che dovrebbero rimanere nella dimensione privata. Come se fosse possibile separare la fede dall'azione concreta. La risposta di Gesù evidenzia che l’uomo è stato creato ad immagine di Dio e quindi, anche nella vita pubblica, vi sono dei principi non negoziabili (vita, famiglia naturale, libertà di educazione) che ogni buona società dovrebbe garantire insieme al rispetto per i dieci comandamenti che, pur rivelati, sono già scritti nel cuore di ogni uomo, anche se non credente. Occorrono quindi anche oggi uomini che non temano di portare avanti pubblicamente principi umani e cristiani, per il bene di tutta la società.