Primo atleta trans italiano nei giochi paraolimpici
Nato come Fabrizio ora gareggia come Valentina nei campionati paraolimpici femminili. «Non sono una persona né sleale né scorretta inseguo un sogno e la felicità. Mi sento donna a prescindere da quello che ho tra le gambe».
Nato come Fabrizio Petrillo ora gareggia come Valentina Petrillo nelle competizioni femminili dei campionati paraolimpici nella categoria degli atleti ipovedenti. È il primo atleta trans italiano che compete a questi livelli.
Quando all’anagrafe era ancora maschio vinse 11 medaglie. Da poco ha iniziato i trattamenti ormonali: quindi, come corridore, il vantaggio di essere un uomo in competizioni femminili è enorme.
Ha dichiarato: «Non sono una persona né sleale né scorretta inseguo un sogno e la felicità. Mi sento donna a prescindere da quello che ho tra le gambe». Purtroppo al di là delle intenzioni il fisico di Fabrizio lo avvantaggerà moltissimo, discriminando così le atlete con cui gareggerà.