Prima del peccato originale
Così non sono più due, ma una sola carne (Mc 10, 8)
In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». (Mc 10,1-12)
Il matrimonio sancisce l’uguaglianza dell’uomo e della donna di fronte a Dio che benedice il loro patto d’amore ed è all’origine della famiglia. Quando l’importanza del valore del matrimonio a livello sociale non è più riconosciuto, si corrompono tutti i rapporti umani che da esso discendono. Gesù, con la Grazia specifica legata al matrimonio, permette all’uomo e alla donna di restaurare il progetto divino ad esso legato, rendendo di nuovo possibile ciò che era stato stabilito prima del peccato originale: un progetto di unione di due persone in una sola carne, senza prevaricare l’uno sull’altra, solo così le nostre famiglie potranno essere un porto sicuro pieno di amore verso noi stessi, gli altri e Dio.