Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
NEL MESSALE

Preti, niente più scuse: da oggi si prega santa Faustina

A partire da quest'anno, oggi, il giorno del transito della giovane "Segretaria" di Gesù, sarà memoria facoltativa. È passato inosservato il decreto “De celebratione sanctae Faustinae Kowalske..." firmato dal Prefetto del Culto divino Robert Sarah. La santa sarà ricordata nel Messale e nei libri liturgici. Non ci si potrà più "dimenticare" di lei come invece ha fatto in questi anni con una evidente ostilità un certo tipo di clero. 

Ecclesia 05_10_2020

Il 18 maggio 2020 Karol Wojtyla, salito al soglio pontificio come Giovanni Paolo II, morto nel 2005 e divenuto Santo nel 2014, avrebbe compiuto cento anni e, come si sa,  questa ricorrenza è stata ricordata da tutti i media. Alcuni, anzi, hanno notato la coincidenza per cui,  proprio in quella data, quasi un regalo postumo di Papa Wojtyla al  gregge che aveva guidato per più di ventisei anni, le Chiese fossero state riaperte alle celebrazioni  dopo il lunghissimo lockdown  dovuto alla pandemia da Covid 19, che aveva obbligato la maggior parte  fedeli ad assistere alla Messa festiva in tv e a rimandare matrimoni e battesimi.

Sembra, invece, passato del tutto inosservato un altro regalo che in occasione del suo genetliaco San Giovanni Paolo II ci ha fatto, o, forse verrebbe da dire, si è fatto: l’iscrizione della celebrazione di santa Faustina Kowalska  nel Calendario Romano Generale.

Porta infatti la data del 18 maggio 2020 il Decretum “De celebratione sanctae Faustinae  Kowalske , virginis, in Calendario Romano Generali inscribenda”  Firmato in calce  dal Cardinale Robert  Sarah e dall’Arcivescovo Arthur Roche,  rispettivamente Prefetto e Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

Da quest’anno, quindi, il 5 ottobre, giorno del transito della giovane e umilissima suora polacca, al secolo Elena Kowalska, morta a trentatré anni di tubercolosi nel convento della Beata Vergine Maria della Misericordia di Cracovia, non sarà più una festa solo nella natia  Polonia,  ma sarà memoria facoltativa per tutto il mondo cattolico.

Chi scrive si è più volte lamentata  anche   dalle pagine  di questo giornale che “il 5 ottobre”,  passasse “ in gran parte inosservata la memoria di santa Faustina Kowalska”,  dimenticanza sicuramente dovuta anche  all’ostilità di una parte del clero nei confronti  dell’Apostola della Divina Misericordia e della rivelazione a lei affidata da Gesù.

Da ora in poi, però, non sarà più così facile per quegli stessi sacerdoti continuare a  ignorare suor Faustina, visto che  sul Decreto del 18 maggio 2020  si legge, infatti: “.. il Sommo Pontefice Francesco…ha disposto che il nome di santa Maria  Faustina (Elena) Kowalska , vergine, sia iscritto nel Calendario Romano Generale e la sua memoria facoltativa sia celebrata da tutti il 5 ottobre. Questa nuova  memoria sia inserita in tutti i Calendari e Libri liturgici per la celebrazione della Messa e della Liturgia delle Ore, adottando i testi liturgici allegati al presente decreto che devono essere tradotti, approvati…” .

A questo punto non può non tornare alla mente il secondo dei tre messaggi, una sorta di testamento spirituale,  che suor Faustina Kowalska   consegnò prima di morire al suo direttore spirituale, don Michele Sopocko, e che riguarda il giudizio della Chiesa: «Se anche si accumulassero le più grandi difficoltà, anche se sembrasse che Dio stesso non lo voglia, non ci si può fermare. Anche se il giudizio della Chiesa a questo riguardo fosse negativo, non ci si può fermare. Anche se mancassero le forze fisiche e morali, non ci si può fermare. Poiché la profondità della Misericordia di Dio è insondabile e non è sufficiente tutta la nostra vita per glorificarla».

La Chiesa ufficiale non si è fermata e sacerdoti  che continuano, incredibilmente,  a osteggiare santa Faustina  e la rivelazione contenuta nel suo Diario, ritenuto una delle opere mistiche più importanti del secolo scorso,  devono rassegnarsi: sono vani gli sforzi per bloccare il messaggio della Divina Misericordia dettato per la salvezza delle anime da Gesù alla  semianalfabeta suora polacca, da Lui scelta come Segretaria.