Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Bernardino Realino a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Potenza del seme

«Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». (Mt 13, 31-35)

Schegge di vangelo 28_07_2014

In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». (Mt 13, 31-35)

Potenza del seme. Il seme contiene già tutta la pianta. L’embrione è già tutto l’uomo. L’inizio ha in sé la traiettoria e il compimento, come nel granellino di senape. Il lievito nella farina dice che il regno di Dio non è estraneo al mondo, ma è un fermento di bene e di gusto. Perché avere timore delle cose piccole: una piccola comunità, un piccolo sèguito, un gruppetto di discepoli? Non è cominciato tutto così? Non si comincia a contare sempre da uno? Dio ha ricominciato da uno, Abramo. Gesù ha cominciato da uno e poi un altro e un altro. Ciascuno è chiamato personalmente e, anche fosse in compagnia di molti, il suo sì è personale e unico.