Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Portare frutto

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.

(Gv 15,1-8)

Schegge di vangelo 06_05_2015
Vangelo

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». (Gv 15,1-8)

Il Vangelo di oggi e di qualche altro giorno feriale si sovrappone ad alcuni brani del Vangelo delle domeniche di Pasqua. Ecco nuovamente la vite che è Gesù e i tralci che siamo noi. Gesù ci vuole attaccati a Lui per portare frutto, e anche noi lo vogliamo. Attaccati come? Sperimentiamo l’unità con Gesù nella preghiera, nel fidarsi di Lui dentro le fatiche, le contraddizioni, le delusioni, le sconfitte. Il primo frutto è un fervore di vita che rimane alto nonostante tutto. Quando ‘siamo di Gesù’, come diceva Rolando Rivi, giovane seminarista martire, e come hanno professato molti cristiani perseguitati, portiamo già molto frutto….