Polonia, Tusk scelto come premier. Esultano i liberal
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Morawiecki ha perso il voto di fiducia in parlamento, che ha poi votato Tusk come prossimo premier. Oggi la presentazione del programma e dei ministri. Una coalizione eterogenea, dove la sinistra Lgbt e abortista ha un peso decisivo.
Con l’esultanza da parte dei mass media europei e transatlantici, il governo conservatore e cristiano ieri non ha ottenuto la fiducia dal parlamento polacco e il loro pupillo Donald Tusk è stato nominato a guidare il prossimo esecutivo.
Il governo di Mateusz Morawiecki, composto da personalità anche indipendenti dai partiti e presentato al presidente Andrzej Duda nelle scorse settimane, ha perso, come previsto, il voto di fiducia in Parlamento: alle 16.17 ieri pomeriggio sono stati 190 i voti a favore e 266 quelli contrari al proseguimento di un’azione di governo dei conservatori.
È la fine di otto anni di governo nazional-cristiano e conservatore, il che apre la strada a un nuovo governo più liberale, che si regge su una coalizione nella quale la sinistra abortista ed Lgbt è fondamentale. Un governo guidato da quel Tusk che non ha mai nascosto la sua predilezione per una coalizione con le sinistre e il disprezzo per le identità nazionali. Il Sejm, la Camera dei deputati, ha scelto come prossimo primo ministro Tusk con un voto svoltosi nella serata di ieri, quando senza sorprese l’intera coalizione di partiti che lo sosteneva sin dalle elezioni lo ha votato, con l’opposizione di Diritto e Giustizia (Pis) e delle destre di Konfederacja.
Stamane, dunque, toccherà a Tusk presentare in parlamento il proprio programma di governo e il proprio gabinetto di ministri che dovrà ricevere il voto di fiducia nel pomeriggio, dopo di che, presumibilmente mercoledì, ci sarà il giuramento dei ministri e del governo davanti al presidente Duda, passaggio formale per entrare definitivamente in carica.
Duda aveva deciso nelle scorse settimane di concedere comunque al premier uscente Morawiecki l’opportunità di formare un governo e presentare un programma credibile per cercare di ottenere la fiducia del parlamento. Il gabinetto proposto da Morawiecki aveva giurato due settimane fa davanti al presidente della Repubblica e ieri mattina il primo ministro aveva presentato il suo programma in un discorso di un'ora al Sejm, difendendo l’intero operato di 8 anni dei governi conservatori, in particolare ribadendo come l’esecutivo sia stato in grado di promuovere la conciliazione vera di sviluppo economico e solidarietà verso i più deboli del Paese. Con grande responsabilità, il premier del PiS ha identificato le aree in cui i governi conservatori hanno fallito, in particolare nell'invertire il declino demografico della Polonia e nel sostenere adeguatamente politiche familiari capaci di valorizzare la libertà delle donne.
Ovviamente le opposizioni hanno irriso il governo e il premier uscenti, marcando le polemiche sull’inflazione, ignorando come il tema sia europeo e dovuto anche alle scelte della Bce, ma anche sull’aborto e la sentenza della Corte Costituzionale che ne ha ristretto le maglie. Durissimi anche i ‘moderati’ della coalizione di Tusk, che con Ryszard Petru, a nome di Polonia 2050 (Polska 2050), ha minacciato i governanti del PiS di processi giudiziari per le violazioni di legge commesse dalla destra di Konfederacja, come dalla sinistra di Lewica, per ragionamenti politici opposti. Il gabinetto dei ministri di Tusk è stato già presentato l’8 dicembre scorso e comprenderà 19 ministri a pieno titolo e almeno quattro ministri senza portafoglio.
Secondo TVN24, il nuovo gabinetto polacco guidato da Tusk vedrà Władysław Kosiniak-Kamysz, dell'Alleanza della Terza Via come vice primo ministro e ministro della Difesa; Krzysztof Gawkowski della Sinistra, come vice primo ministro e ministro della Digitalizzazione; l'ex ombudsman Adam Bodnar come ministro della Giustizia; Radosław Sikorski tornerà a ricoprire la carica di ministro degli Esteri. Nel nuovo gabinetto, la Coalizione Civica sarà rappresentata da Andrzej Domański come ministro delle Finanze, Barbara Nowacka come ministro dell'Istruzione, Tomasz Siemoniak come ministro dei Servizi di sicurezza, Izabela Leszczyna come ministro della Salute e Bartłomiej Sienkiewicz come ministro della Cultura. Il nuovo Ministero della Scienza sarà guidato da Dariusz Wieczorek (Sinistra); Marzena Czarnecka guiderà il nuovo Ministero dell'Industria, con sede nella città meridionale di Katowice. Tra i ministri della Terza Via ci saranno Katarzyna Pełczyńska-Nałęcz, responsabile dei Fondi UE e della politica regionale, e Paulina Hennig-Kloska, responsabile del Clima e dell'ambiente, oltre a Dariusz Klimczak, che si occuperà delle Infrastrutture, e Czesław Siekierski, ministro dell'Agricoltura.
Da segnalare che ieri Il Tribunale costituzionale polacco (TK) aveva dichiarato incostituzionali le multe inflitte al Paese dalla Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE), perché i trattati, alla base delle condanne, sono da tempo considerati incompatibili con la Costituzione polacca. È presumibile che i problemi interni alla maggioranza di Tusk si presentino presto.
Nelle ultime settimane la nuova maggioranza parlamentare ha depositato una proposta di legge a favore dell’aborto libero entro le 12 settimane di gestazione e un nuovo commissario per i diritti dei bambini, Monika Horna-Cieślak, un'avvocatessa e attivista sociale di 32 anni, sostenitrice dell’ideologia Lgbt e dei cosiddetti diritti riproduttivi ed educazione sessuale. La luna di miele di Tusk e compagni con il Paese potrebbe finire presto, nonostante l’occupazione della stragrande maggioranza dei mass media polacchi da parte di Soros e dei suoi amici. Alle elezioni europee di giugno 2024, in cui gli stessi partiti di maggioranza si scontreranno, potrebbero esserci già sorprese.