Per l'Università Cattolica tu puoi essere M, F o Transgender
In un questionario per una ricerca a cui collabora Università Cattolica di Milano si chiede il sesso di appartenenza dell'intervistato: M, F o Transgender?
Valore D, “associazione di imprese per lo sviluppo di una cultura inclusiva”, ha condotto una ricerca in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano dal titolo “Talenti senza età”. Nel questionario che è parte essenziale della ricerca si chiede di indicare il sesso di appartenenza di chi risponde al questionario stesso. Le opzioni non sono due, come ci si aspetterebbe, bensì tre: Maschio, Femmina e Transgender.
Dal punto di vista giuridico i sessi sono due. Anche coloro i quali hanno subito un processo di rettificazione sessuale e hanno cambiato sesso anagrafico o appartengono al sesso maschile o a quello femminile. Vero è che vi sono università, ma tra queste non compare l’Università Cattolica, che si sono inventati i libretti trans, cioè libretti dedicati a quegli studenti che sono in itinere nel cambiamento di sesso, ma questo non giustifica l’inserimento di un terzo sesso nel questionario. Ancor di più pensando che per morale naturale – morale che l’Università Cattolica dovrebbe insegnare – i sessi di appartenenza sono due e la transessualità è da rigettare (diverso è il caso di operazioni chirurgiche finalizzate ad adeguare i caratteri sessuali primari e secondari al sesso genetico della persona, ma anche in questo caso la persona stessa è maschio o femmina).
https://unicatt.eu.qualtrics.com/jfe/form/SV_bDCC2BCVzvl8u7b