Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Pio X a cura di Ermes Dovico
Borgo Pio
a cura di Stefano Chiappalone

messaggio

Per Leone XIV la priorità è evangelizzare. Anche in Amazzonia

Annunciare Cristo con chiarezza e carità: il messaggio del Papa ai vescovi del territorio amazzonico. Con una precisazione sulla "casa comune".

Borgo Pio 19_08_2025
ANDREA DI BIAGIO - IMAGOECONOMICA

Nello spazio di un telegramma Leone XIV ristabilisce alcuni punti fermi sull'Amazzonia (regione sempre "calda" dal sinodo del 2019) e sulla cura della "casa comune". Il messaggio, firmato a nome del Santo Padre dal cardinale Parolin, è rivolto ai vescovi del territorio amazzonico radunati a Bogotá fino a domani.

«È essenziale che Gesù Cristo, nel quale tutte le cose si ricapitolano (cfr. Ef 1,10), sia annunciato con chiarezza e immensa carità tra gli abitanti dell'Amazzonia, di modo che ci impegniamo a dare loro il pane fresco e puro della buona novella e il nutrimento celeste dell'Eucaristia, unico modo per essere veramente popolo di Dio e corpo di Cristo». Anche l'azione sociale non è sganciata dal primato dell'evangelizzazione, né è soggetta a criteri autonomi, ma ne risulta di conseguenza: infatti, «laddove si predica il nome di Cristo, l'ingiustizia arretra in modo proporzionale, poiché, come afferma l'apostolo Paolo, ogni sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo scompare se siamo capaci di accoglierci gli uni gli altri come fratelli (cfr. Flm 1,16).

Ne deriva anche il corretto rapporto nei confronti del creato: né sfruttamento né... adorazione. Il Papa sottolinea «il diritto e il dovere di prenderci cura della "casa" che Dio padre ci ha affidato come amministratori premurosi, affinché nessuno distrugga irresponsabilmente i beni naturali che parlano della bontà e della bellezza del Creatore, né, tanto meno, si sottometta ad essi come schiavo o adoratore della natura, poiché queste cose ci sono state date per raggiungere il nostro fine di lodare Dio e ottenere così la salvezza delle nostre anime (cfr. sant'Ignazio di Loyola, Esercizi spirituali, 23)». Insomma, il fine della natura è soprannaturale e oggetto dell'adorazione non è certo la natura in sé: una piccola ma decisiva correzione di rotta necessaria a ricordare che non si può rendere culto insieme a Cristo e a Madre Terra (per gli amici "Pacha Mama").