Pechino censura Cristo nella letteratura
La Cina rimuove ogni riferimento alla religione cristiana nei suoi libri di testo per i bambini delle elementari, manipolando i classici della letteratura europea.
La Cina rimuove ogni riferimento alla religione cristiana nei suoi libri di testo per i bambini delle elementari. L’Editrice per l’educazione del popolo ha pubblicato un nuovo testo dedicato agli scolari di quinta elementare, con autori classici stranieri e cinesi. In teoria, lo scopo del libro è far conoscere la letteratura straniera ai bambini cinesi. In pratica, però, per evitare “contaminazioni” i testi dei classici stranieri sono stati epurati, eliminando ogni riferimento al cristianesimo.
L’agenzia missionaria Asia News cita almeno tre esempi di censura religiosa nel testo. Ne La piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen, la frase della nonna defunta apparsa alla piccola protagonista, da “Quando cade una stella, un’anima va a stare con Dio” diventa “Quando cade una stella, una persona lascia questo mondo”. In Robinson Crusoe di Daniel Defoe, il protagonista naufrago salva dal naufragio tre copie della Bibbia. Nella traduzione cinese non si fa alcun riferimento al testo sacro, ma il passaggio viene tradotto con “diversi libri” (senza dire quali). In Vanka di Anton Chekhov è stata cancellata ovunque la parola “Cristo” ed è stata rimossa un’intera parte in cui si racconta una preghiera in chiesa.