Ondata di repressione contro le chiese domestiche in Cina
Bersaglio delle autorità è la Zion Church, una delle più grandi chiese evangeliche domestiche del paese

Dal 9 ottobre è in corso in Cina una ondata di repressione contro la Zion Church, che con i suoi 10.000 fedeli è una delle più importanti chiese evangeliche sotterranee, o domestiche, chiamate così perché non si riconoscono nel Movimento delle Tre Autonomie, l’equivalente per le chiese evangeliche dell’Associazione patriottica dei cattolici. L’operazione si svolge in diverse città tra cui Pechino, Beihai, Shanghai e Chengdu. Già 150 fedeli sono stati interrogati e sono stati fermati una trentina di pastori. Jin Ezra Mingri, che ha fondato la Zion Church nel 2007, è stato arrestato il 10 ottobre e la sua casa è stata perquisita. L’accusa contro di lui è di “utilizzo illegale di reti informatiche”, reato contemplato dal nuovo regolamento entrato da poco in vigore che limita le attività religiose on line. Nel 2018 le autorità avevano già chiuso la sede di Pechino della Zion Church, un locale al terzo piano di un edificio per il resto adibito a uffici. Di recente altre chiese domestiche sono state prese di mira dalle autorità cinesi. In una lettera diffusa dalla Zion Church se ne elencano due: la Zion’s Light Church di Xi’an, il cui pastore, Gao Quanfu, è stato arrestato a maggio per “attività superstiziose che minano l’attuazione della giustizia”, e la Golden Lampstand Church di Linfen, dieci membri della quale sono stati arrestati a giugno con accuse di frodi. La massiccia operazione di repressione sta preoccupando i cristiani evangelici degli Stati Uniti. Il pastore Bob Fu, fondatore dell’organizzazione internazionale China Aid, l’ha definita “la più estesa e coordinata ondata di persecuzione contro una chiesa sotterranea in Cina degli ultimi 40 anni”. Il segretario di Stato Usa Marco Rubio in un comunicato ha condannato gli arresti. Al governo cinese ha chiesto di liberare i pastori arrestati e lo ha sollecitato a rispettare la libertà religiosa di tutte le fedi: “questa repressione – ha dichiarato Rubio – dimostra ulteriormente come il Partito Comunista Cinese manifesti ostilità verso i cristiani che rifiutano l’interferenza del Partito nella loro fede e scelgono di vivere la loro fede in chiese domestiche non registrate”.