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Oltre Hitler. Prendere sul serio le parole di Grillo

La parola è uno degli aspetti che ci distingue da ogni altro essere vivente. Le parole vanno prese sul serio: abbiamo qualcuno che vuole essere votato perché oltre Hitler e perché nuovo Messia.

Editoriali 20_05_2014
Beppe Grillo

Gesù è il Verbo di Dio. Noi siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio. La parola è uno degli aspetti che ci distingue da ogni altro essere vivente. Dunque le parole vanno prese sul serio. Accusato da Berlusconi di essere un nuovo Hitler, Grillo ha risposto che lui è “oltre Hitler”.

Chi era Hitler?  Uno che nella biblioteca privata aveva un bassorilievo raffigurante se stesso a braccetto di un cadavere e con il diavolo ben appoggiato col suo mento da caprone sulla sua spalla sinistra. Questa immagine raffigura bene il programma di governo di un uomo sedotto dalla morte che incedeva sicuro sotto la guida di Satana. Nel libro della Sapienza si legge: “Gli empi invocano su di sé la morte con gesti e con parole, ritenendola amica si consumano per essa e con essa concludono alleanza, perché son degni di appartenerle”; “la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono”.

Casaleggio fa propaganda di Grillo paragonandolo a Gesù: “Grillo è come il Messia”; il suo messaggio, afferma, proprio come un tempo quello di Gesù e degli apostoli, ci fa da guida per una nuova palingenesi: “una nuova democrazia diretta che eliminerà le barriere tra cittadino e Stato”.

Le parole vanno prese sul serio: abbiamo qualcuno che vuole essere votato perché oltre Hitler e perché nuovo Messia. Vale la pena di andare a votare e di parlarne con i ragazzi che sembrano interessati ad un simile profeta.