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Grammatica gender

NY, nomi e pronomi on demand

Il governatore di New York ha firmato un disegno di legge in base al quale si chiederà alle società di servizi pubblici, ai comuni, alle società di acquedotti di utilizzare il nome e i pronomi voluti dai clienti.

Gender Watch 28_11_2021

Il governatore di New York Kathy Hochul (nella foto) ha firmato un disegno di legge in base al quale si chiederà alle società di servizi pubblici, ai comuni, alle società di acquedotti e ai fornitori di servizi telefonici di utilizzare, nelle comunicazioni, il nome e i pronomi voluti dai client. Quindi se John vorrà essere chiamato Jane l’operatore, ad esempio dall’altra parte del telefono, dovrà adeguarsi.

Recita un comunicato stampa dell’ufficio del governatore: "La legislazione S.5325/A.6193 conferisce ai clienti dei servizi pubblici il diritto di essere contattati e riconosciuti con il loro nome e pronomi preferiti richiedendo alle società di servizi, ai comuni, alle società di acquedotti e ai fornitori di servizi telefonici di consentire ai clienti di utilizzare il loro nome e relativi pronomi preferiti". Questo perchè "quasi 80.000 newyorkesi si identificano come transgender”.

La particolarità di questo disegno di legge che è anche il motivo di censura maggiore sul piano giuridico sta in questo: l’operatore sarà obbligato, ad esempio, a riferirsi ad un lui come se fosse una lei anche se il nome e il sesso non sono stati ancora cambiati nel registro anagrafico e questo solo perchè l’utente in questione ha così deciso. In buona sostanza si tratta di una legge che contraddice un’altra legge, quella che disciplina l’anagrafica della cittadinanza.