Nuovi sciami di locuste devastano l’Africa orientale
Da un anno gli sciami di locuste originatisi in Yemen distruggono raccolti e pascoli in Africa orientale, sempre più grandi a ogni nuova generazione
Il COVID-19 ha eclissato tutte le altre emergenze, ma ovviamente non le ha eliminate: anzi, le ha esasperate soprattutto in presenza di governi incapaci che trasformano problemi risolvibili e addirittura prevenibili in crisi dalle conseguenze umanitarie drammatiche. È il caso degli sciami di locuste che un anno fa si sono formati in Yemen e da lì, moltiplicandosi di giorno in giorno, sono volati a nord, in Arabia Saudita, a est, raggiungendo Iran, Pakistan, India, fino ai confini con la Cina, e a ovest, invadendo uno dopo l’altro i paesi del Corno d’Africa: Somalia, Gibuti, Eritrea, Kenya, Sudan e Sudan del Sud, Tanzania e Uganda. Lo scorso novembre, quando il problema interessava solo estese regioni dell’Etiopia e della Somalia, le Nazioni Unite avevano consigliato agli altri stati della regione di prendere provvedimenti, ma non l’hanno fatto. Non solo. Quando la prima ondata di sciami è terminata, gli esperti hanno ammonito che le locuste prima di morire avevano deposto miliardi di uova che si sarebbero schiuse a partire da maggio e che i nuovi sciami sarebbero stati ancora più devastanti per dimensioni e impatto ambientale. Ma le autorità dei paesi a rischio, irresponsabilmente paghe della tregua, non hanno adottato i provvedimenti raccomandati e a giugno una nuova generazione di locuste, sciami anche 400 volte più grandi dei precedenti, ha infestato la regione. Adesso una terza generazione di locuste ha colpito aree di Etiopia, Eritrea, Somalia, Kenya, Sudan e Sudan del Sud. Si prevede che la situazione degeneri nelle prossime settimane con il rischio che degli sciami si dirigano verso l’Africa occidentale. Secondo la Fao, le locuste del deserto sono i parassiti migratori più devastanti del mondo. Un singolo sciame di un chilometro quadrato è composto di 80 milioni di esemplari e può mangiare in un giorno quanto 35.000 persone. Le locuste inoltre si moltiplicano per 20 ogni tre mesi, a ogni nuova generazione.