Nuove vocazioni grazie alla "cura Fernandes" (non Fernández)
A Columbus ben 16 nuovi ingressi in seminario. Nessuna ordinazione due anni fa quando si è insediato l'attuale vescovo, il più giovane degli USA.
Se non fosse per la s al posto della z avrebbe lo stesso cognome del cardinal prefetto della Dottrina della Fede. Parliamo invece del più giovane vescovo degli USA, mons. Earl Kenneth Mario Fernandes, classe 1972. Continuando con le omonimie, il "nostro" è nato a Toledo, ma non in Spagna, bensì nell'Ohio.
Vescovo di Columbus dal 2022, al suo arrivo in diocesi non c'era nessuno da ordinare, tanto che ironizzò con i fedeli dicendo che in quell'anno ci sarebbero stati più nuovi vescovi che nuovi preti. A due anni di distanza il trend si è invertito: ci sono stati ben 16 nuovi ingressi in seminario lo scorso anno e un'altra dozzina in arrivo, come ha detto a Vatican News.
La cura? Pregare e digiunare per le vocazioni e coltivarle attraverso appositi ritiri: «Abbiamo scelto sacerdoti giovani perché si incontrino una volta al mese con i ragazzi e le ragazze della zona, per discernere la loro vocazione al sacerdozio diocesano o alla vita religiosa e per leggere il libro di Fr. Brett Brannan ‘To Save a Thousand Souls: A Guide for Discerning a Vocation to Diocesan Priesthood,’ [Salvare mille anime: una guida per discernere la vocazione al sacerdozio diocesano]"». Salvare anime, priorità oggi spesso dimenticata per correre dietro alle varie "agende" di questo mondo.
La "cura Fernandes" (con la s) porta frutti, tanto più che insieme agli aspiranti preti a Columbus aumentano anche i fedeli. In fondo salvare anime è la "vecchia" e sempiterna missione per cui Nostro Signore fondò la Chiesa, non è che mons. Fernandes abbia brevettato chissà quale astrusa terapia per il calo di vocazioni. Giocando ancora con le parole è il caso di dire che ha scoperto l'uovo di... Columbus.