Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Cristiani Perseguitati
a cura di Anna Bono
Fulani

Nuova strage di cristiani in Nigeria

I Fulani hanno attaccato un villaggio di cristiani, hanno ucciso nove persone, ne hanno ferite otto e hanno dato fuoco a tutte le abitazioni

 

 

La mattina del 7 settembre degli uomini armati hanno attaccato Wakeh, un villaggio agricolo nel sud del Kaduna abitato da cristiani, situato in uno dei 36 stati della federazione nigeriana. Erano Fulani, l’etnia del nord tradizionalmente dedita alla pastorizia e in gran parte di fede musulmana. I Fulani spesso aggrediscono gli insediamenti dei contadini soprattutto nella fascia centrale del paese dove si incontrano e scontrano con le popolazioni contadine del sud, per lo più cristiane e animiste. Infieriscono con particolare accanimento sui cristiani. Quel giorno sono arrivati chi a bordo di motociclette chi a piedi e hanno incominciato a sparare a raffica. Come sempre non si sono limitati a questo, ma hanno anche incendiato tutte le case. L’attacco è durato due ore. Le vittime, tutte cristiane, sono tante: nove morti e otto feriti, alcuni in gravi condizioni. “Sono arrivati dalla vicina foresta, urlavano ‘Allah Akbar’ (Allah è grande)” dicono i superstiti.  Mary Audu, una donna che è stata ferita a una gamba mentre cercava di portare al sicuro il fratellino ed è stata ricoverata nella Alheri Clinic, un ospedale privato, ha raccontato alla onlus International Christian Concern: “ci hanno chiamato infedeli e ci hanno detto che dovevamo lasciare la terra”. I Fulani hanno già colpito più volte il villaggio di Wakeh nel quale di recente si sono rifugiati anche molti cristiani residenti in altri villaggi da loro attaccati ad agosto. Nello stesso periodo altri attacchi hanno seminato terrore e morte in almeno sette villaggi abitati da cristiani nel vicino stato del Plateau. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti e delle forze di sicurezza vi hanno preso parte più di mille Fulani armati di pistole e di machete.  Il bilancio nel Plateau è di decine di morti, diverse chiese e abitazioni incendiate, oltre 200 capi di bestiame rubati e più di 5.000 sfollati.