Nonni alla riscossa
Ha esordito con una lettera aperta al premier Renzi invitandolo alla riflessione sulle unioni omosessuali, ma l'associazione Nonni 2.0 ha un obiettivo più ambizioso: garantire alle nuove generazioni una formazione basata su princìpi di realtà, natura e ragione.
In linea generale ciascuno di noi partecipa per meno (se non molto meno) di un secolo a un’esperienza, quella dell’uomo sulla terra, che dura da decine di migliaia di anni. Stando così le cose, tenere il più possibile conto della tradizione, ossia dell’eredità viva di tale plurimillenaria esperienza, è semplicemente una questione di buon senso. Pretendere di prescinderne è pertanto una presunzione di una stupidità senza pari, ciononostante sempre più diffusa ai nostri giorni.
Con lo scopo di proporre alternative a questo dramma dell’epoca è nato di recente a Milano un club di nonni e nonne nient’affatto disponibili a vivere il loro ruolo secondo stereotipi sentimentali. Il club - che ha scelto di chiamarsi Associazione Nonni 2.0 - sta facendo notizia in questi giorni per la lettera aperta che ha inviato al presidente del Consiglio, Matteo Renzi (clicca qui per il testo integrale). “Noi, dell’Associazione Nonni 2.0“, si legge nella lettera aperta, “siamo attenti e interessati al Suo fervore riformistico, ma desideriamo anche farle presente che non tutte le riforme sono automaticamente giuste; e non tutte corrispondono alle urgenze dei tempi. Le esprimiamo tutta la nostra preoccupazione circa la Sua assicurazione apparsa sulla stampa, che in settembre verranno regolamentate le coppie di fatto, anche quelle formate da persone dello stesso sesso. (…) Sarebbe superfluo ripetere a Lei che ogni rapporto relativo ad una coppia di qualsiasi genere può, già oggi, senza ricorrere ad altre norme, essere regolato con l’applicazione delle leggi civili esistenti. Ogni altra e ulteriore norma sarebbe, di fatto, un attacco alla famiglia così come prevista dalla nostra Costituzione e come vissuta nella nostra storia. Confidiamo nella Sua sensibilità di cittadino e di cristiano affinché quella di cui stiamo parlando non venga annoverata tra le riforme da Lei volute”. Chi volesse aggiungere la propria firma a quella di coloro che già l’hanno sottoscritta può mettersi in contatto con l’associazione per posta elettronica all’indirizzo ass.nonni2.0@gmail.com o per telefono ai numeri di cellulare 3482464182 oppure 3355444817.
Presieduta da Pierluigi Ramorino, nonno e manager in pensione, Nonni 2.0 si è data un manifesto programmatico che pubblichiamo in versione integrale (vedi link in fondo alla pagina). Nel documento viene rivendicato il ruolo più che mai importante che i nonni hanno “in un’epoca di fragilità psicologica diffusa come la nostra” nella quale “con la loro stessa presenza i nonni testimoniano la capacità dell’uomo di superare le difficoltà della vita”. E si sottolinea che “in un’epoca sempre più segnata dalla tentazione di nuove e più insidiose forme di autoritarismo,i nonni sono chiamati a dare un loro specifico contributo alla difesa e alla promozione della libertà”. In tale prospettiva i nonni devono impegnarsi innanzitutto, anche se non solo, perché alle nuove generazioni venga garantita “una formazione che tenga conto dei principi di realtà, natura e ragione così come sono giunti a noi da secoli di tradizione”.
In tale spirito, spiega Giuseppe Zola, giurista e vicepresidente dell’Associazione, Nonni 2.0 sta anche lavorando al progetto, condiviso con altri organismi, di lanciare una collana di libri per l’infanzia caratterizzata da storie centrate sulla famiglia naturale. “E’ un momento, quello in cui viviamo”, dice Zola, “in cui si devono promuovere anche la realtà positive più ovvie”. Oggi, se qualcuno comincia a dire che gli asini volano ti devi preoccupare. Salta subito fuori qualcuno a dire che possono volare; anzi che in nome delle pari opportunità devono volare. “Non sono più i tempi”, osserva,” in cui le cose evidenti persistevano in forza della loro stessa evidenza”. L’evidenza non si salva da sé, bisogna correre in suo aiuto. Ed è questo che i Nonni 2.0 vogliono fare.