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Non si risolve la crisi dei profughi se si destabilizza la Siria

La crisi dei profughi ha provocato tante lacrime di coccodrillo, un'accoglienza frettolosa dei fuggitivi e una rinnovata voglia di intervento militare in Siria, soprattutto di Gran Bretagna e Francia. Ma contro chi si dovrebbe combattere? Si continua con l'errore di voler abbattere il regime di Bashar al Assad, l'unico elemento di stabilità nel paese.

Esteri 08_09_2015
Bombardamento in Siria

La crisi dei profughi ha provocato tante lacrime di coccodrillo, un'accoglienza frettolosa dei fuggitivi e una rinnovata voglia di intervento militare in Siria, soprattutto di Gran Bretagna e Francia. Ma contro chi si dovrebbe combattere? Si continua con l'errore di voler abbattere il regime di Bashar al Assad, l'unico elemento di stabilità nel paese e l'unico che combatte realmente l'Isis.

INGLESI E FRANCESI IN SIRIA, SULL'ONDA DELL'EMOTIVITA' di Gianandrea Gaiani

Sull'onda dell'emotività, generata dalla crisi dei profughi di guerra, Francia e Gran Bretagna annunciano nuovi raid aerei in Siria. Le magre forze in campo non mutano e il risultato sarà dunque, molto probabilmente, ininfluente. In compenso, nella lista dei bersagli, non ci sarà solo l'Isis, ma anche il suo principale nemico: Assad. Guai in vista, per la Siria e per noi.

SIRIA, L'ERRORE DEL REGIME CHANGE di Robi Ronza

E' solo ipocrisia fare sfoggio di compassione per i profughi siriani, mentre si continua ad attizzare la guerra civile in Siria. L'amministrazione Obama dimostra ancora una volta di voler rimuovere Assad dal potere. E così non fa altro che prolungare la guerra in corso. Si dovrebbe cambiare corso, a partire dalla rimozione delle sanzioni a Damasco.