Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Marco a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Non riconoscere il Signore che passa

Eppure il mondo non lo ha riconosciuto (Gv 1, 10)

Schegge di vangelo 05_01_2020

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. (Gv 1,1-18)

Come affermava sant’Agostino, uno dei rischi maggiori per noi è non riconoscere il Signore che passa. Nella nostra storia molte volte sottovalutiamo chi crediamo di conoscere. Siamo portati, dalla pigra abitudine, ad etichettare gli altri e a non lasciare nel nostro cuore spazio alla fantasia di Dio. Ciò accadde anche ai contemporanei di Gesù. San Giovanni, nel vangelo odierno, lo sottolinea due volte: il mondo non lo ha riconosciuto e anche i “suoi” non lo hanno accolto. Riconosciamo ogni giorno Gesù come il Signore della nostra vita, affinché non siamo tra coloro che non Lo accolgono.