Non può fare la madrina ad un battesimo perchè lesbica
Jessica, lesbica dichiarata, vuole fare da madrina ad un battesimo, ma giustamente il parroco rifiuta la richiesta.
A Carbonia in Sardegna Jessica, lesbica dichiarata, chiede di fare la madrina ad un battesimo, ma il parroco non accetta la richiesta.
Jessica si sfoga su Facebook: “Oggi mi è stato negato il diritto di fare da madrina, solamente per il fatto che sono sposata con una donna, in una chiesa cattolica ecumenica, riconosciuta dal Vaticano. Il caro prete si è rifiutato categoricamente di rilasciarmi il nullaosta, documento che serve se si è di un’altra chiesa. Mi rifiuto di far parte di questo mondo, di questa vita, di far parte di questa categoria chiamata uomini, persone. Vergogna, l’amore è uno, il Signore è uno. Questa la chiamo discriminazione, la chiamo umiliazione. Non ho parole per definire tutto questo. Andrò avanti con questa cosa e prenderò provvedimenti, non finirà così. Chiedo a tutti di condividere e far vedere e capire in che mondo stiamo vivendo”.
Due precisazioni: il “Vaticano” non ha di certo riconosciuto quella chiesa eretica denominato Chiesa cattolica ecumenica. E dunque Jessica non può fare la madrina perché, come recita il Codice di Diritto Canonico, “non venga ammesso [per rivestire il ruolo di padrino/madrina] un battezzato che appartenga ad una comunità ecclesiale non cattolica”. Secondo: il sacerdote ha negato la possibilità a Jessica di fare da madrina perchè come recita il canone 874 del Codice di Diritto Canonico al n. 4 la madrina deve dare prova di condurre "una vita conforme alla fede e all'incarico che assume". Essere omosessuali praticanti è un altro motivo per non permettere a Jessica di diventare madrina.
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