No alla riforma, per salvare famiglia e lavoro
Il ciclone anti-sistema che ha investito gli Stati Uniti con la vittoria di Donald Trump nelle presidenziali, spinge anche il fronte del No al referendum sulla riforma costutuzionale Renzi-Boschi. Il centro-destra si compatta, e a Roma il Comitato Difendiamo i nostri figli e il Movimento Cristiano Lavoratori hanno lanciato la loro sfida a difesa della famiglia e del lavoro.
Il ciclone anti-sistema che ha investito gli Stati Uniti con la vittoria di Donald Trump nelle presidenziali, spinge anche il fronte del No al referendum sulla riforma costutuzionale Renzi-Boschi. Il centro-destra si compatta, e a Roma il Comitato Difendiamo i nostri figli e il Movimento Cristiano Lavoratori hanno lanciato la loro sfida a difesa della famiglia e del lavoro.
- CONTRO LA ROTTAMAZIONE DELLA SUSSIDIARIETA', di Marco Guerra
Il Family Day e il Movimento cristiano lavoratori hanno serrato i ranghi e lanciato la sfida al premier in vista del voto del 4 dicembre, illustrando presso il The Church Village Hotel di Roma le ragioni di un No ben motivato contro la rottamazione della sussidiarietà, dei corpi intermedi e della partecipazione del popolo alle decisioni.
- UNA RIFORMA CONTRO FAMIGLIE E LAVORATORI, di Carlo Costalli
Dobbiamo prendere atto che le concezioni di persona, società, libertà, sussidiarietà e soprattutto bene comune, che sottendono la riforma costituzionale Renzi-Boschi, nascono da una visione della società totalmente subalterna al “pensiero unico” neoilluminista. L'intervento del presidente del Mcl alla manifestazione di Roma.
- IL "NO" CON IL VENTO IN POPPA GRAZIE A TRUMP, di Ruben Razzante
La vittoria del presidente "anti-establishment" americano rafforza la campagna per il No al referendum costituzionale italiano. Cerca di approfittarne anche il centrodestra, benché sia spaccato in due, con Salvini-Meloni-Toti a Firenze e Parisi a Padova, fra loro non comunicanti.