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Covid-19

Nicaragua, la “strega” ferma la Chiesa

Contro il coronavirus monsignor Alvarez, vescovo di Matagalpa, voleva avviare un programma di informazione e servizi alla popolazione, ma il ministero della sanità lo ha proibito

Svipop 09_04_2020

 

Il Nicaragua è l’unico stato del continente americano a non aver adottato misure di contenimento del Covid-19. Da quasi un mese il presidente Daniel Ortega non compare in pubblico. Il paese ha cambiato tre volte ministro della sanità in otto mesi. Dal 1° aprile la carica è stata assunta dalla dottoressa Martha Reyes Alvarez. Il suo predecessore, Carolina Davila Morillo, è stata destituita 15 giorni dopo la comparsa del primo caso di coronavirus nel paese. Il 26 marzo aveva cancellato senza fornire spiegazioni una intervista sul Canale 10 della televisione nicaraguense in cui avrebbe dovuto parlare della pandemia. Al suo posto aveva mandato uno psichiatra che era stato incapace di illustrare le strategie che il ministero della sanità intendeva adottare per evitare la diffusione del virus e aveva fornito dati sbagliati. Constatata l’assenza di un piano governativo, il vescovo di Matagalpa, monsignor Rolando Alvarez, ha deciso di avviare un progetto di prevenzione, con campagne di informazione, consulti medici telefonici e sei centri medici allestiti in altrettante città della diocesi. L’inizio del progetto era previsto per la seconda metà di aprile. Il ministero della salute però, informato dell’iniziativa, ne ha proibito l’esecuzione. “Voglio dire pubblicamente che, come diocesi, volevamo solo lavorare per la salute del nostro popolo e non ci è stato permesso", ha denunciato il Presule sul suo account Twitter, aggiungendo di ritenere estremamente importante, data la carenza estrema di strutture sanitarie nella diocesi e in particolare di reparti di terapia intensiva, “abbassare la curva di contagio ed evitare il collasso del sistema sanitario”. La moglie di Ortega, Rosario Murillo, è considerata l’eminenza grigia del regime ed è soprannominata spregiativamente “la strega”. A marzo il governo ha organizzato grandi raduni in tutto il paese con lo slogan “l’amore al tempo del Covid-19”.