Nel 2018 la Germania non è riuscita a rimpatriare quasi metà dei richiedenti asilo respinti
La Germania intensificherà gli sforzi per rimpatriare gli immigrati illegali e presto adotterà nuove norme per localizzare e controllare gli immigrati in attesa di rimpatrio e ritenuti pericolosi
La Germania nel 2018 ha respinto le richieste di asilo di 57.000 immigrati illegali, ma è riuscita a rimpatriarne solo 30.000. Lo ha detto il 24 febbraio il ministro dell’interno Horst Seehofer, nel 2015 uno dei politici più contrari alla decisione del cancelliere Angela Merkel di aprire i confini del paese a più di un milione di profughi. Il ministro ha aggiunto che il governo dovrà intensificare gli sforzi per espellere i 27.000 immigrati ancora in Germania. In una intervista pubblicata dal “Bild am Sonntag”ha quindi spiegato che per il momento non è stato possibile rimpatriare i 27.000 immigrati perché sono sprovvisti di documenti o perché la polizia non è stata in grado di trovarli. Alcuni hanno fatto resistenza al rimpatrio in aeroporto. Il cancelliere Merkel ha più volte difeso la decisione presa all’apice della crisi profughi, ma ha detto che farà in modo che non si ripeta un’emergenza del genere e che si concentrerà sulle cause delle migrazioni. Il ministro Seehofer ha aggiunto che governo progetta di limitare i diritti dei richiedenti asilo respinti che hanno mentito sulla loro identità o che si ritiene costituiscano una minaccia alla sicurezza istituendo una nuova forma di “detenzione preliminare” prima del rimpatrio. Questi immigrati dovranno presentarsi regolarmente alla polizia ed è possibile che siano soggetti ad altre restrizioni come ad esempio indossare dispositivi di localizzazione. Si prevede che il governo approvi le nuove norme prima delle vacanze estive.