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memoria

Nei Giardini Vaticani un melo in ricordo della famiglia Ulma

Dai semi dell'albero della famiglia martire proviene quello piantato lo scorso 6 marzo alla presenza del cardinale Parolin.

Borgo Pio 11_03_2024

Un albero di melo è stato piantato il 6 marzo nei Giardini Vaticani in memoria della famiglia martire Ulma: padre, madre e sette bambini ("colpevoli" di aver nascosto otto ebrei), tra cui il più piccolo martire della storia, non ancora completamente venuto alla luce al momento della strage compiuta dai nazisti il 24 marzo 1944 e beatificati nel settembre scorso.

L'albero è cresciuto dai semi provenienti dal melo che il capofamiglia Józef Ulma aveva piantato nel proprio giardino. Alla cerimonia era presente il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin. Andrea Gagliarducci su Acistampa scrive che «Da quel melo originario sono stati piantumati altri 100 alberi di melo, in varie istituzioni (uno nel giardino del Palazzo Presidenziale di Varsavia), in Europa e persino negli Stati Uniti, a testimonianza che il martirio dei “samaritani di Markowa” è un segno vivo nella memoria di tutti», specificando che Józef era «specializzato nella coltivazione di ortaggi e frutta e nell’apicoltura, e appassionato fotografo. In fondo, è grazie a lui se abbiamo così tante foto della famiglia Ulma, perché lui si era costruito una fotocamera e un laboratorio fotografico e ritraeva la sua famiglia, nonché scene di vita vissuta del suo villaggio». 

Non è un albero qualunque, né un semplice ricordo, ma una sorta di "reliquia" della vita della famiglia Ulma.