Napoleone si convertì davvero in punto di morte?
Davvero Napoleone si convertì? E soprattutto si convertì in punto di morte? Testimonianze poco conosciute permettono di rispondere a queste domande.
Mentre si trovava a Brusuglio sotto la calda canicola estiva, il 16 luglio 1821 Manzoni lesse su «La gazzetta di Milano» la notizia più sorprendente: era morto Napoleone che lui non si era mai spinto né ad elogiare quando, da imperatore, era sul trono né tantomeno a denigrare quando perse il potere e finì in esilio nell’isola di Sant’Elena. Manzoni rimase ancora più colpito dalla notizia che un personaggio così superbo e sfrontato nei confronti della Chiesa e di Cristo si era convertito in punto di morte.
Manzoni interruppe allora la stesura dell’Adelchi e de Il Fermo e Lucia e s’immaginò i sei anni sull’Isola e poi gli ultimi giorni del grande uomo. Nacque così Il 5 maggio. Davvero Napoleone si convertì? E soprattutto si convertì in punto di morte?
Testimonianze poco conosciute permettono di rispondere a queste domande.