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L'APPELLO

Ministro Speranza, che vergogna quei medici allontanati

Carissimo Ministro Roberto Speranza, perché mettere in pericolo la vita di molti suoi concittadini lasciando a casa numerosissimi medici semplicemente perché non sono vaccinati? Che vergogna, signor Ministro, ignorare questo problema....

Editoriali 24_05_2022

Carissimo Ministro Roberto Speranza,
perché mettere in pericolo la vita di molti suoi concittadini lasciando a casa numerosissimi medici semplicemente perché non sono vaccinati? Che vergogna, signor Ministro, ignorare questo problema.

Certo, oggi è difficilissimo essere accettati dalla variegata collettività nella quale si vive, specialmente se hai il coraggio di non conformarti – di non convenire… con il linguaggio e il mono-pensiero che oggi va molto “alla grande” discriminando fra vaccinati e non vaccinati!

Caro Ministro Speranza, messo come Ministro della Sanità, non per proprie capacità scientifiche, ma per meri giochi e interessi politici.

È di estrema necessità, infatti, dopo questi due anni di pandemia, cercare di fare chiarezza su ciò che sta accadendo nelle viscere della nostra società e delle persone. C’è veramente da spaventarsi e preoccuparsi quando, partendo già dai politici, l’apparenza e la retorica diventano una norma, un metodo e la sola misura di valore. Sebbene questo, spesse volte, sia in contrasto con il mondo valoriale ed interiore di molte persone.

Signor Ministro Speranza, con i suoi interventi non ha dato sicurezza sanitaria durevole a nessuno; al contrario, le sue continue contraddizioni – accompagnate da ossessive e sottili vessazioni psicologiche – hanno lasciato quale conseguenza una pesante condizione di stanchezza e di sfinimento, soprattutto in chi è molto impegnato nel contesto sociale!

Noi, della Comunità Shalom, abbiamo molti amici medici, sia vaccinati che non vaccinati, ma in questa lettera voglio porre l’attenzione sul dramma dei medici che non possono esercitare quella professione a cui hanno dedicato, con passione e serietà, tutta una vita!

Vai al Pronto Soccorso? Ore estenuanti di attesa… dove vedi i volti stressati di persone già da ore bloccate in soffocanti “Triage”; che consumano il trentesimo fazzolettino di carta con il quale asciugarsi il viso, per sfuggire - nonostante l’aria condizionata (se è accesa, visto l’invito di Draghi a risparmiare l’energia elettrica) - all’implacabile caldo che la tensione dell’attesa aggrava. L’atmosfera, nei nostri “Pronto Soccorso” italiani, è sempre molto tesa; pensi che, caro Ministro, anche solo per una semplice scheggia nell’occhio (a noi è capitato varie volte) sono ore e ore di attesa… interminabile!!!

Vediamo un andirivieni continuo di infermieri e assistenti, con il loro camice verde e asettico, che continuamente compaiono e scompaiono all’improvviso in fondo al corridoio mentre tu ti chiedi continuamente “quando sarà il mio turno?” e se sei fortunato, ben che vada, ti consolano dicendo: “attenda, non c’è ancora il medico.”

Così, caro Ministro Roberto Speranza, vanno le cose in molti “ospedali pubblici statali”. Qualora ci fosse un’emergenza che richieda ad esempio una TAC o esami particolari di altro genere, puoi persino perdere il conto dei mesi che devi attendere, salvo avere un’ampia disponibilità economica tale da poter investire cifre ragguardevoli per qualsivoglia visita specialistica. Miracolo! L’attesa in questo caso va dai tre giorni ai quindici giorni al massimo.

Incredibile, nessun ritardo nei laboratori privati. La situazione sanitaria è drammatica, soprattutto in alcuni settori, questo crea nelle persone molta inquietudine, per non dire talvolta spavento e angoscia.

Allora che si fa? Si lasciano forse a casa i medici? Ci dicono che moltissimi di loro non possono esercitare la loro missione perché impediti dall’“Ordine dei Medici” all’esercizio della loro professione. Perché delinquenti? Sovversivi? Mafiosi? Evasori fiscali? No, niente di tutto questo, semplicemente perché, approfondendo, in modo scientifico, gli studi sul “vaccino”, come medici ben informati, si sono rifiutati di farselo inoculare.

Stiamo parlando “di quei vaccini” sui quali è stato messo il “Segreto di Stato” come fosse una questione squisitamente militare.

Guardi, Signor Ministro, che sto parlando di medici eccellenti con specializzazione in chirurgia, dermatologia, psichiatria, cardiologia etc., membri da decenni, quale personale operativo, negli staff ospedalieri; impegnati, da anni, nel rendere sempre migliore il servizio sanitario pubblico. Medici che, nonostante le loro riconosciute competenze, sono stati costretti senza tante storie a farsi il vaccino o a essere buttati fuori dagli ospedali.

Signor Ministro, non si è mai chiesto perché, a ragion veduta, un medico rifiuti una vaccinazione realizzata, purtroppo, in modo frettoloso e non scientificamente validata? Stendendo non di meno un velo pietoso sui sottostanti interessi economici. Buon senso, signor Ministro, buon senso…

Lo sa, caro Ministro, che un medico specializzato innanzitutto ha conseguito una regolare laurea in Medicina e che per diventare uno specialista altamente qualificato ci vogliono molti anni di seria formazione e di pratica clinica?

Che procedura anomala e insolita è mai questa, quella di lasciare a casa e sospendere medici benché non affetti da nessuna patologia; perciò, non portatori di un tangibile rischio sanitario.

Questo dibattito sulla vaccinazione ha occupato per mesi l’immaginario dell’opinione pubblica, ma i vuoti lasciati dai medici sospesi sono frettolosamente colmati da medici neofiti, talora specializzandi, che si limitano ad un approccio diagnostico e terapeutico compatibile con le loro presenti capacità, in quanto non dotati di una consolidata esperienza sul campo.

Vediamo come le diagnosi e le terapie, finalizzate alla cura delle varie patologie, siano affidate talora a medici poveri di quel tesoro di abilità e di esperienza che derivano da una lunga e consolidata militanza nell’esercizio della professione medica!

Signor Roberto Speranza, se Lei ha una coscienza, ci pensi. Per noi la speranza è l’ultima a morire… fiduciosi che anche la sua coscienza possa finalmente svegliarsi.

*Fondatrice della Comunità Shalom