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BEL VEDERE

Mimmo Paladino a Milano

Le sale milanesi accolgono cinquanta opere dell’artista nato a Paduli, in quel di Benevento, nel 1948 e considerato dalla critica tra i più autorevoli e interessanti contemporanei.

Bel Vedere 09_04_2011
Mimmo Paladino

E’ la mostra di Mimmo Paladino e non solo su Mimmo Paladino quella in corso a Palazzo Reale di Milano, avendo l’autore contribuito, generosamente e umilmente, come solo i grandi maestri sanno fare, al suo allestimento, curandolo in prima persona.

Le sale milanesi accolgono cinquanta opere dell’artista nato a Paduli, in quel di Benevento, nel 1948 e considerato dalla critica tra i più autorevoli e interessanti contemporanei. Il capoluogo lombardo è la città dove vive e lavora da anni, ormai, che ora gli rende omaggio, lasciandosi invadere e animare dai suoi lavori. Così l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II ospita il Cacciatore di stelle, un aeroplano la cui livrea è interamente dipinta come fosse una mappatura stellare di simboli arcaici. Poco più in là, all’ombra del Duomo, la Montagna di sale, con i suoi 15 metri di diametro per 10 metri di altezza, riappare sorprendentemente dopo la sua prima realizzazione a Gibellina, vent’anni orsono, e il successivo riallestimento in piazza del Plebiscito a Napoli, un lustro più tardi.

E’ un’opera popolare, dice l’artista, che ha bisogno di un luogo pieno di gente. Sospesa tra la Cattedrale e l’Arengario essa anticipa un ulteriore intervento urbano di Paladino nel cortile di Palazzo Reale: i grandi scudi di terracotta, materia che si presta a gesti pittorici in chiave tridimensionale, su cui, infatti, si sommano segni e oggetti. Sono il preludio al percorso espositivo vero e proprio del piano nobile, che raccoglie sculture, installazioni e quadri dalle dimensioni significative. Qui è rappresentato tutto Paladino, non con un criterio cronologico ma ricostruendo le tappe salienti della sua evoluzione creativa, cercando, nello stesso tempo, di suscitare una sensazione di suggestione nel visitatore.

Ciascuna sala, infatti, evidenzia particolari aspetti stilistici e linguistici della produzione di questo artista che più di altri colleghi italiani si è adoperato per il dialogo tra i diversi linguaggi, contribuendo al passaggio dall’Arte Povera alla rivoluzione pittorica degli anni Ottanta. Sono le opere fondamentali quelle esposte, dalla fine degli anni Settanta agli anni più recenti, tra cui l’imprescindibile Silenzioso, mi ritiro a dipingere un quadro del 1977, simbolo del ritorno degli artisti alla pittura  dopo una lunga stagione di proposte concettuali, che individua  l’inizio della Transavanguardia. Decisamente suggestiva è la sala dei Dormienti, dove trentadue sculture di uomini in posizione fetale sono adagiate sul pavimento, immerse nell’ atmosfera eco-acustica di una musica, composta per l’occasione, che a suoni elettronici mescola paesaggi notturni registrati sul campo e frammenti di musica sacra dell’XI secolo.


PALADINO PALAZZO REALE

Milano, Palazzo Reale
Fino al 10 luglio 2011
Orario: martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9.30 – 19.30
Lunedì 14.30 – 19.30; giovedì e sabato 9.30 – 22.30
Ingresso: intero € 9; ridotto € 7,50
Info: 02/43353522