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OCCHIO ALLA TV

Mi manda Rai Tre

Ritorna il programma che vuole dar voce ai cittadini truffati. Chi di noi non è stato vittima almeno una volta di comportamenti scorretti, prepotenze o negligenze altrui? Largo, allora, alla tv “giustiziera”…

Occhio alla Tv 13_10_2011
È il programma di servizio per antonomasia e per tradizione nell’immaginario collettivo dei telespettatori italiani: “Mi manda Rai Tre”, torna da questa sera sulla terza rete Rai (giovedì, ore 21.05), sotto la conduzione di Edoardo Camurri.

La sua “missione” – questo è il termine che usano gli autori – è quella di dare voce ai cittadini per raccontare l’Italia delle persone comuni, vittime di truffe, inganni, prepotenze, raggiri, ingiustizie, storture burocratiche.

Il programma ha una lunga storia, iniziata nel 1990; allora si chiamava “Mi manda Lubrano” ed era condotto da Antonio Lubrano. Quando quest’ultimo ha lasciato la conduzione, è cambiato il nome e – dopo una breve parentesi con Luigi Necco – a fare da padrone di casa è stato chiamato Piero Marrazzo. Dal 2004 al 2010 la conduzione è passata ad Andrea Vianello, per poi approdare nelle mani di Camurri.

È rimasta sostanzialmente invariata la formula, che incrocia il formato del talk-show con l’impianto tipico dei processi televisivi, chiamando le vittime e i presunti colpevoli a confrontarsi in diretta in studio sotto gli occhi del conduttore e del pubblico. Non sempre chi è convocato per difendersi si presenta di persona (e questo non depone a favore della sua innocenza), ma la vera forza della trasmissione, più che nel contraddittorio faccia a faccia, sta nella possibilità di immedesimazione da parte di ogni persona: chi di noi non è stato vittima almeno una volta di comportamenti scorretti, prepotenze o negligenze altrui? Largo, allora, alla tv “giustiziera”…