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Sanità e salute

Mancano medici in Africa, ma la sanità pubblica non se ne cura

In Nigeria centinaia di medici emigrano a causa delle pessime condizioni di lavoro. In Mozambico decine di medici sono disoccupati

Svipop 14_10_2021

In Africa i sistemi sanitari sono estremamente carenti. Mancano posti letto e medici, soprattutto nelle aree rurali. Decine di migliaia di organizzazioni non governative straniere e di istituti religiosi, soprattutto cristiani, suppliscono almeno in parte fornendo cure mediche e programmi di prevenzione, spesso anche gratuiti. Per questo merita soffermarsi su due recenti notizie dal continente. Una arriva dalla Nigeria dove una agenzia di collocamento sta selezionando medici per andare a esercitare in Arabia Saudita. Sono migliaia a presentare i loro curricula sperando di essere scelti, insoddisfatti del trattamento del servizio sanitario pubblico. Ne saranno selezionati almeno 500. Nel corso degli anni molti medici hanno lasciato il servizio sanitario nazionale per altri impieghi e sono frequenti gli scioperi del settore, anche durante la pandemia, per chiedere aumenti di stipendi, indennità e migliori condizioni di lavoro. La Nigeria è la più grande economia del continente. Tuttavia ha solo 38 medici ogni 100mila abitanti (per un confronto, l’Italia ne ha 400). Una delle conseguenze drammatiche è l’elevatissimo tasso di mortalità materna: di gravidanza e parto muoiono 917 donne ogni 100.000 nascite (in Italia due). Anche la speranza di vita alla nascita è bassa: meno di 61 anni. L’altra notizia riguarda il Mozambico dove la speranza di vita è ancora inferiore – 56 anni – e dove sono 289 le donne che muoiono in gravidanza o a causa del parto. Il Mozambico ha otto medici ogni 100mila abitanti: evidentemente troppo pochi anche in tempi normali e tanto più da quando è scoppiata la pandemia di Covid-19. Anche la somministrazione dei vaccini anti Covid-19 è a dir poco rallentata dalla mancanza di personale sanitario: attualmente solo il 5,5 per cento della popolazione risulta vaccinata. Tuttavia ci sono circa 200 medici senza lavoro. A denunciarlo lo scorso 31 agosto è stato il presidente dell’ordine dei medici, Gilberto Manhiça: “è assurdo che dei medici siano senza lavoro – ha commentato – in una situazione di pandemia come questa è duro dover digerire il fatto che ci siano dei medici disoccupati”.