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LA POLEMICA

Luxuria in corto circuito per l'utero in affitto di Ronaldo

La tirata d’orecchi di Wladimiro Guadagno all’indirizzo di Ronaldo per l'utero in affitto non è coerente con i presupposti ideologici sposati dal trans. Se dici sì al transessualismo non puoi che dire sì anche all’utero in affitto. Ecco perché. 

Editoriali 16_07_2018

Wladimiro Guadagno, in arte Vladimir Luxuria, twitta all'indirizzo di Cristiano Ronaldo: "Solo se sei un calciatore forte puoi aver fatto ricorso alla maternità surrogata ed essere tollerato. Consiglio ai #gay la carriera del calcio”. CR7 ha infatti avuto due gemelli con la pratica della maternità surrogata.

Poi aggiunge: «La mia non è una critica a Cristiano che è sicuramente un buon padre ma alla ipocrisia italiota e pseudo-familista. Ma Adinolfi si straccia le vesti sulla omogenitorialita solo se il gay è di sinistra come Vendola o un cantante come Elton John? Se sei calciatore facciamo finta di nulla… dimenticavo Adinolfi è juventino… sapete due pesi..».

Altri media hanno sottolineato il presunto silenzio degli attivisti pro-family in merito al ricorso che Ronaldo ha fatto della maternità surrogata. Degli altri non vogliamo certo fare gli avvocati difensori, ma desideriamo solo ricordare che di recente la Nuova Bussola Quotidiana ha per ben due volte criticato il calciatore proprio per gli stessi motivi per cui Luxuria bacchetta il campione portoghese (QUI e QUI).

In merito poi a quanto twittato da Luxuria siamo nel pieno di un corto circuito: un transessuale che critica, giustamente, una persona perché ha chiesto ad una donna di prestare il suo utero per mettere al mondo un bambino. Ma non comprende Guadagno che l’utero in affitto è figlio anche della cultura transessuale, la stessa che si ribella a qualsiasi regola? Se è lecito sentirsi donna anche se si è uomini perché non dovrebbe essere lecito partorire per commissione? Perché alcune norme di natura devono essere rispettate e altre no? Se il transessuale si sente discriminato per le sue scelte non potrebbe anche Ronaldo sentirsi discriminato per questa sua decisione? Se ognuno è libero di fare ciò che vuole nel pieno rispetto delle libertà di tutti perché questo stesso principio non potrebbe essere applicato anche alla maternità surrogata dove una donna liberamente decide di usare il proprio corpo come più le piace? Anche i transessuali trasformano il proprio corpo, qui addirittura lo si fa a fin di bene, cioè per mettere al mondo un bebè. E poi, se Luxuria non è contro la fecondazione artificiale perché dovrebbe essere contro l’utero in affitto che è una sua variante?

Inoltre, come il transessuale vuole assumere il ruolo di donna e di madre, non potrebbe a specchio una donna cedere il ruolo di donna? Non è tutto liquido e cangiante, non è tutto sottoposto al libero arbitrio dell’uomo?

Non c’è nulla da fare: accettate alcune premesse filosofiche quali il principio di autodeterminazione inteso in senso assoluto, il soggettivismo etico inteso come autonomia totale del soggetto nella produzione normativa della morale, la fenomenologia etica che legittima tutto ciò che semplicemente accade, la morte della metafisica e quindi il privilegiare esclusivamente l’utile e il piacere, l’utopia come fuga dal reale e la costruzione di mondi immaginati ma non esistenti e dunque l’inversione dell’intelletto con la volontà (non c’è più l’intelletto che riconosce la realtà e si adegua, ma la realtà diviene manifestazione dei propri desideri), ecco che si è obbligati ad accettare qualsiasi pratica che nasce da queste premesse. Quindi la tirata d’orecchi di Guadagno all’indirizzo di Ronaldo non è coerente con i presupposti ideologici sposati dal primo. In breve se dici sì al transessualismo non puoi che dire sì anche all’utero in affitto.