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Lussari, la Madre e Regina d'Europa

Appartiene alle Alpi Giulie il Monte Santo di Lussari che deve la sua fama alla presenza del Santuario mariano eretto al centro della foresta di Tarvisio. La Madonna di Lussari è madre di tutte le nazioni e Regina d’Europa.

Cultura 19_08_2017

Appartiene alle Alpi Giulie il Monte Santo di Lussari che deve la sua fama non solo allo splendido panorama che si può godere dalla sua cima ma anche, e soprattutto, alla presenza del Santuario mariano eretto al centro della foresta di Tarvisio, in provincia di Udine, a poca distanza dal confine con Slovenia e Austria. Fin dal XVI secolo il Monte è stato meta di pellegrinaggio di tutti i tre differenti ceppi etnici: slavo, tedesco, italiano. Questa consuetudine, confermatasi nel tempo, ha fatto di questa chiesa un vero e proprio santuario europeo.

Tutto ebbe inizio nel 1360 quando un umile pastore di Camporosso smarrì le sue pecore sull’altura, per ritrovarle subito dopo inginocchiate attorno ad un cespuglio in cui si nascondeva una statuetta della Vergine con il Bambino. Consegnata quest’ultima al parroco del paese, il giorno successivo il simulacro risultò di nuovo disperso e in seguito fu rinvenuto tra le medesime frasche alpine. Il ripetersi di queste sparizioni e conseguenti epifanie convinse il vescovo della diocesi a costruire, sul luogo del ritrovamento, una cappella intitolata a Maria. Di questo primitivo edificio non rimane più nulla: vi si eresse, invece, tra Cinque e Seicento, una più ampia chiesa che, colpita da un fulmine nell’Ottocento e profondamente danneggiata nel corso della Prima Guerra Mondiale, fu ricostruita nel XX secolo e restaurata accuratamente in occasione del Giubileo dell’anno 2000.

Un originale soffitto a carena di nave caratterizza l’ambiente interno, impreziosito dai dipinti di Tone Kralj risalenti agli anni Trenta del XX secolo e conclusi solo nel 1960. Al pittore sloveno si deve il ciclo mariano, dall’Annunciazione all’Incoronazione, che si sviluppa nel presbiterio e che comincia dal grande arco che separa quest’ultimo dalla navata: vi è raffigurata Maria che spalanca le Sue braccia e il Suo mantello per accogliere chiunque in Lei cerchi rifugio.  Lungo le pareti della navata sono collocati due dipinti dal carattere storico che narrano, rispettivamente, il miracoloso ritrovamento del simulacro e la devastazione della primitiva chiesa durante la Grande Guerra.

Dalle vetrate dell’abside fanno capolino San Giovanni Battista e San Pietro mentre, in controfacciata, sopra il portale centrale, due coppie di santi, particolarmente cari alla storia locale, documentano la continuità della presenza di Cristo nella Chiesa. Essi sono San Paolino, già patriarca di Aquileia, San Benedetto, patrono d’Europa, e due figure contemporanee, San Luigi Scrosoppi da Udine e il beato Anton Martin Slomšek da Maribor.

La stagione dei pellegrinaggi, che tradizionalmente ha inizio il giorno della festività di San Giovanni Battista il 24 giugno, termina la prima domenica di ottobre.  Si può raggiungere il Santuario percorrendo il suggestivo Sentiero del Pellegrino, nei boschi, o con la telecabina che parte da Camporosso.

Nonostante le differenze culturali e linguistiche, la Madonna di Lussari è madre di tutte le nazioni e Regina d’Europa.