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Migrazioni
a cura di Anna Bono
Unione Europea

L’Unione Europea deve trovare lavoro ai trafficanti?!

È un corso di elaborazione un piano di trasferimento in Rwanda di alcune centinaia di emigranti irregolari detenuti nei centri libici, neanche a dirlo finanziato e coordinato dall’Unione Europea

Migrazioni 23_08_2019

 

L’Unione Europea sta pensando a un piano per trasferire in Rwanda una parte degli emigranti illegali che si trovano nei centri di detenzione in Libia. L’agenzia di stampa The New Humanitarian spiega che si tratta di un progetto che dovrebbe riguardare 500 emigranti. L’accordo con il governo rwandese potrebbe  ricalcare quello tra UE e Niger siglato nel novembre del 2017 durante il summit Unione Africana-UE, grazie al quale il Niger finora ha accettato di ricevere più di 2.900 persone. In Rwanda i 500 emigranti dovrebbero chiedere asilo o meglio ancora ottenere direttamente lo status di rifugiati. Un primo problema è come scegliere gli emigranti e a chi spetta farlo. Inoltre è indispensabile, dice The New Humanitarian, che UE e Rwanda garantiscano che gli emigranti si trasferiscano volontariamente. Inoltre si pone il problema di come gestire chi non ha diritto allo status di rifugiato. L’esperienza del Niger insegna che è tutt’altro che semplice. UE e Niger avevano programmato che gli emigranti sostassero temporaneamente nel paese prima di tornare a casa assistiti dall’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, o essere riallocati in Europa. Ma il piano non ha funzionato come sperato. Secondo l’ex agenzia Onu Irin News, la colpa è dei paesi europei troppo lenti nel riallocare i rifugiati. Inoltre “l’Unione Europea ha investito molte risorse per ridurre l’emigrazione clandestina attraverso la rotta che passa dal Niger ma non ha realizzato progetti per gestire le frontiere, ad esempio aiutando i contrabbandieri di uomini di Agadez che gestiscono i viaggi clandestini a trovare lavori alternativi.